#cuoriconnessi, la campagna contro il cyberbullismo

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Presentata questa mattina a Roma #cuoriconnessi, la campagna di prevenzione e sensibilizzazione sui rischi e pericoli connessi all’uso della rete internet, realizzata dalla Polizia postale e delle comunicazioni in collaborazione con Unieuro.

L’obiettivo è quello di informare adolescenti e famiglie sull’uso consapevole e responsabile della tecnologia, dagli smartphone, ai pc, ai tablet; i messaggi, le immagini e i video caricati in Rete, oggi si diffondono in maniera incontrollata e restano presenti nel web per sempre, creando in alcuni casi conseguenze drammatiche.

L’uso sbagliato delle Rete, da gennaio 2015 al 30 settembre di quest’anno, ha fatto registrare quasi 400 denunce di reati commessi nei confronti di minori e 90 minorenni denunciati per aver commesso reati.

La campagna contro il cyberbullismo, oltre a Roma, farà tappa nelle città di Milano, L’Aquila, Bologna, Reggio Calabria, Verona e Torino e si rivolgerà direttamente agli studenti all’interno di teatri e scuole.

Del progetto fa parte anche il sito informativo nocyberbullismo.it, pubblicizzato anche nei punti vendita del gruppo Unieuro.

All’evento di oggi hanno preso parte oltre a 1.300 studenti, provenienti da alcuni istituti scolastici della Capitale, il capo della Polizia Franco Gabrielli, i rappresentanti di enti ed aziende, pubbliche e private. Durante la manifestazione è intervenuto il giornalista e scrittore Luca Pagliari che ha parlato dell’importanza delle parole in tutte le sue sfumature attraverso filmati e testimonianze dirette.(video)

Il prefetto Gabrielli nel suo intervento ha detto che “L'incontro con i ragazzi di oggi è un modo per esserci per essere vicino alla gente non solo nella repressione ma anche nell'informazione. Il suicidio è l'epilogo più tragico del cyberbullismo ma dietro c'è un importante aspetto di sofferenza, emarginazione. Si combatte culturalmente lavorando vicino ai ragazzi”. Alla domanda dei giornalisti presenti relativamente alla mancanza di una legge sul cyberbullismo il capo della Polizia ha precisato “Io non mi innamoro mai dello strumento della repressione anche perchè spesso i reati rimangono nei codici. Io sottolineerei di più l'aspetto culturale. Il web ha tante cose positive ci ha semplificato la vita per tanti aspetti - ha concluso Gabrielli - ma come accade per tante cose umane ha anche degli aspetti negativi come il cyberbullismo".

"Credo fortemente che il nostro compito sia quello di stimolare nei giovani lo sviluppo di una cultura della legalità in Rete - ha dichiarato Roberto Di Legami, direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni –  e il fatto che dopo gli incontri di sensibilizzazione nelle scuole siano aumentate in maniera esponenziale le segnalazioni e le denunce dei minori per soprusi subiti da altri coetanei rappresenta, a mio avviso, una chiara conferma della bontà della strada intrapresa.”

“Si tratta di un fenomeno terribile - ha affermato Giuseppe Silvestrini, presidente di Unieuro - È inaccettabile che il web, utilizzato con superficialità, possa provocare tali traumi. Per noi era impossibile rimanere indifferenti, perchè siamo persone e genitori. Come azienda abbiamo il dovere di sensibilizzare i ragazzi ad utilizzare consapevolmente i dispositivi elettronici, quali computer, smartphone e tablet. È altrettanto importante far capire ai genitori che il problema non va sottovalutato e che anche loro devono farsi parte attiva nel contrastare questo fenomeno”.

Prima dell’inizio dell’evento è stato firmato, dal direttore centrale delle Specialità Roberto Sgalla e dal presidente Unieuro Giuseppe Silvestrini, un protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e le infrastrutture informatiche dell'azienda.

06/10/2016