Brescia: patenti false, 4 misure cautelari
Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare eseguite dagli agenti della Polizia stradale di Brescia in collaborazione con i militari della Guardia di finanza e della Polizia provinciale di Brescia, nei confronti di altrettante persone per aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata a far ottenere, in maniera fraudolenta, patenti di guida di tipo B e carte di qualificazione del conducente per la guida professionale di mezzi pesanti.
Le indagini sono iniziate a seguito di una serie di interventi effettuati dai poliziotti della Stradale presso la Motorizzazione civile di Brescia dove decine di candidati sono stati denunciati perché trovati in possesso di apparecchiature elettroniche utilizzate per ricevere suggerimenti dall’esterno durante gli esami.
È emersa quindi l’esistenza di un gruppo criminale, con a capo il titolare di quattro scuole guida, specializzato nel produrre false attestazioni di partecipazione dei candidati al corso di formazione obbligatorio munendoli poi di microcamere e auricolari miniaturizzati collegati con un suggeritore esterno che avrebbe poi fornito le risposte corrette durante il relativo esame.
Il titolare delle autoscuole, sottoposto a perquisizione dagli agenti della Provinciale, è stato trovato in possesso di un milione di euro in contanti, ritrovamento che ha insospettito i militari della Guardia di finanza che hanno accertato la sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto giungendo quindi a sequestrare il denaro.
I reati per cui sono state eseguite le misure cautelari sono di associazione a delinquere, corruzione, istigazione alla corruzione e numerosi falsi in atto pubblico. È stato anche contestato il reato speciale di sostenimento degli esami di guida tramite sistemi di suggerimento.
Ai membri dell’organizzazione criminale sono stati notificati un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, due provvedimenti di arresti domiciliari e uno di obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Gli indagati sono più di 60, tutte persone che hanno usufruito del servizio illecito per poter conseguire patenti irregolari senza dover sostenere in prima persona gli esami o senza frequentare i corsi obbligatori di formazione per l’ottenimento della patente speciale per mezzi pesanti.
Serena Felici