La storia della ricostruzione facciale

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Il metodo russo, introdotto nei primi anni del 1920 dal paleontologo Mikhail Gerasimov, si basa sulla conoscenza dell'anatomia e sull'attenta ricostruzione dell'intera muscolatura della testa e del collo.
Il metodo americano, messo a punto negli anni 40 allo studioso Krogman, è estremamente diffidente nei confronti di contaminazioni artistiche e punta sull'utilizzo di pioli applicati in modelli di argilla.
I protocolli di Manchester, definiti da John Prag e Richard Neave, stabiliscono una rigorosissima tabella di spessori delle parti molli del volto, che è stata realizzata con metodo statistico-sperimentale attraverso le nuove tecnologie radiologiche.

17/11/2007
(modificato il 25/02/2008)
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