Lecce: operazione "Coffee drug"

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Nelle prime ore del 4 giugno 2014, la Squadra mobile di Lecce ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di diciassette persone, ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Lecce, d.ssa Simona Panzera, su richiesta del Procuratore Aggiunto, dott. Antonio De Donno e del Sostituto d.ssa Paola Guglielmi.

È stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di nove indagati: Russano Luigi cl.1991 di Lecce Celeste Passabì Giovanni, cl.1966 di Lizzanello De filippi Carmelo, cl.1972 di Lecce De Pascalis Carmelo, cl.1963 di cavallino De Vergori Elio, cl.1973 Lecce Gigante Pasquale cl.1967 Lecce Gubello Andrea cl.1982 Lecce Luparelli Andrea cl.1976 Lecce Pepe Fabio cl.1973 Lecce.

Per quattro sono stati disposti gli arresti domiciliari Fuso Roberto cl.1980 di Lecce Scazzi Andrea, cl.1970 di Lecce Ventura Daniela, cl.1985 di Novoli Vincenti Carmelo, cl.1976 di Lecce.

Infine il GIP ha applicato la misura cautelare dell'obbligo di dimora a carico di altre tre persone: Dell'Acqua Franco, cl.1970 di Salve Garrisi Marta, cl.1983 di Lecce Giuri Laura, cl.1990 di Neviano.

A tutti è contestato il reato di detenzione, cessione e vendita di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina e nel corso delle indagini veniva anche accertata la detenzione di un fucile a canne mozze.

Le persone indagate nell'indagine sono quarantadue. Le indagini prendevano il via nell'ottobre 2011 a seguito dell'arresto in flagranza di reato di Nardelli Antonio, di Gallipoli, trovato in possesso di kg 1,558 di eroina, kg 1,247 di hascish, kg 1,045 di marijuana e g 8,80 di cocaina.

La quantità e la variegata tipologia di stupefacenti inducevano gli inquirenti a supporre che Nardelli fosse in contatto con ambienti significativamente coinvolti nel narcotraffico. Veniva così effettuata un'attenta analisi dei tabulati relativi ai cellulari in uso a Nardelli e venivano identificati alcuni dei suoi concorrenti, che provvedevano a trasportare lo stupefacente nella città di Lecce.

Per altro verso, nel corso di un colloquio con la madre Buccarella Carmela, Nardelli le consegnava un biglietto nel quale le chiedeva di effettuare un vaglia di 400 euro a favore di una persona con lui detenuta, e di procurarsi qualche dose di stupefacente da introdurre in carcere nel corso del loro successivo colloquio. L'attenta vigilanza del personale della polizia penitenziaria consentiva di intercettare il biglietto che veniva sequestrato.

L'episodio confermava come nelle attività di spaccio del Nardelli fosse coinvolta anche la madre Buccarella Cosima, che nonostante il sequestro del biglietto consegnatole dal figlio contattava alcuni suoi fornitori per procurarsi comunque lo stupefacente richiestole.

Le persone contattate a tal fine dalla Buccarella si rivelavano parte di una articolata rete in grado di commercializzare notevoli quantità di stupefacente. Ciascun indagato, in modo autonomo ed in correlazione con gli altri, gestiva un proprio gruppo di clienti che provvedeva a rifornire con regolarità.

La Squadra mobile ha avuto modo di effettuare anche alcuni sequestri a riscontro delle conversazioni intercettate, sequestri che consentivano di rinvenire in possesso dei clienti le dosi di stupefacente poco prima cedute loro dagli indagati.

Gli accordi relativi alle consegne di stupefacente avvenivano mediante l'uso di un linguaggio convenzionale che gli indagati ritenevano idoneo ad eludere eventuali operazioni di intercettazione da parte delle forze dell'ordine. A titolo di esempio il codice utilizzato era "Ci possiamo vedere per un caffè" (a significare l'incontro finalizzato alla cessione), "Vengo in ferie per 15 giorni" (dove il numero dei giorni indicava la quantità di stupefacente che l'acquirente ordinava al suo fornitore), "Ci vediamo per 15 minuti" (analogamente all'esempio precedente con riferimento ai minuti), "Al ristorante quanto viene a persona?" e "Prenota per dieci persone".

Il numero di cessioni accertato e contestato nell'ordinanza di custodia cautelare (di 439 pagine) è ingentissimo, se si considera, a titolo di esempio, che nei confronti di un singolo indagato sono contestati quasi novecento singoli episodi di cessione di sostanza stupefacente nel periodo che va da gennaio a fine maggio del 2012.

04/06/2014
Parole chiave:
fatti del giorno