Trapani: presidente di Confindustria denuncia estorsori, 3 arresti
Dopo anni di estorsioni il presidente di Confindustria di Trapani, Gregorio Bongiorno ha denunciato i suoi aguzzini e cosi sono finiti in manette alcuni componenti di Cosa Nostra del trapanese.
Estorsione e tentata estorsione aggravate dalla modalità mafiosa con queste accuse gli agenti della Squadra mobile di Trapani hanno eseguito nella notte tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Palermo.
Tra gli arrestati, tutti originari di Castellammare del Golfo, figura anche un esponente di spicco di Cosa Nostra.
Vittima del racket, è stato Bongiorno, imprenditore di Castellammare del Golfo, nel settore della raccolta dei rifiuti ed attuale presidente
dell'associazione industriale di Trapani.
Bongiorno, dopo aver subito per anni le richieste estorsive di diversi esponenti della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo, ha denunciato
tre persone che a partire dal 2005 e sino a pochi giorni fa hanno preteso il periodico versamento di grosse somme di denaro per soddisfare i
bisogni dell'associazione mafiosa.
"Nel 2005 - spiega il capo della Squadra mobile Leuci - Bongiorno non era ancora presidente di Confindustria Trapani, ma era un giovane che aveva
ereditato un'azienda della madre morta.
Avvicinato da questi soggetti, s'impaurì e subì queste richieste per un paio di anni.
Ma con gli anni ha accresciuto la sua professionalità e personalità e quando è stato ricontattato ad agosto 2013 ha subito
denunciato, in virtù di questo nuovo corso di legalità che Confindustria vuole dare ai suoi associati.
C'è da dire anche che rispetto al 2005 la cultura della legalità ha fatto passi da gigante e che le indagini hanno consentito di
arrestare molte persone".