La Scientifica dà un volto alle mummie
Finalmente ha un volto una delle mummie dell'antico Egitto, custodite presso il Museo Egizio di Torino. Il volto ricostruito è quello di Harua I, figlio di Nesamondjaemaniut e di Ireru. La Polizia Scientifica di Torino, in collaborazione con l'Istituto di Radiologia Diagnostica dell'ospedale "Le Molinette" e l'aiuto di un pool di esperti antropologi e radiologi, è riuscita a riprodurne i lineamenti. E' stato realizzato un modello fisico tridimensionale del volto e della testa dell'egiziano vissuto secoli fa, dopo circa un anno e mezzo di studi sull'uomo mummificato.
Il progetto di ricostruzione facciale
Ecco le principali fasi del progetto di ricostruzione facciale che, per la prima volta al mondo, hanno permesso di "ridare vita" ad Harua I.
Gli artisti forensi della Polizia Scientifica, in collaborazione con medici e analisti dell'immagine, grazie all'uso di complesse strumentazioni
tecnologiche, sono partiti da un calco del prototipo della mummia ed applicando il protocollo di Manchester hanno ricostruito l'aspetto dell'antico
egiziano con lo stile della "maschera funeraria".
La "cartella clinica" di Harua I
Harua I è stato ritrovato nel 1903 da Ernesto Schiaparelli nella tomba di Khaemuas e Setikhopeshef, figli di Ramesse III. La sepoltura
dovrebbe risalire ad un'epoca successiva al Nuovo regno, compresa tra la XXII e la XXIV dinastia (945-712 a.C). La mummia, di sesso maschile, ha le
braccia incrociate sul torace, con le mani sulle spalle, e proviene dalla Valle delle Regine, nella zona tebana. L'involucro delle bende è
in cattive condizioni di conservazione e anche gli arti inferiori risultano danneggiati, mentre è ben conservata la dentatura. Sono queste
le principali informazioni contenute nella cartella clinica messa a punto dagli esperti della Scientifica di Torino e dai medici dell'ospedale "Le
Molinette".
La scheda informativa è stata preparata per ognuna delle 18 mummie esaminate, di cui 12 adulti e 6 bambini, provenienti dalla Collezione del Museo Egizio di Torino.
(modificato il 26/06/2008)