Arrestato romeno per riduzione in schiavitù, violenza sessuale e lesioni gravi
C'è voluta una indagine serrata ma alla fine gli agenti della polizia ferroviaria e della squadra mobile di Roma sono riusciti a mettere le
manette ad un romeno colpevole di riduzione in schiavitù, induzione e sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale e lesioni
gravi.
Tutto è nato dalla denuncia dalla vittima, una cittadina romena di 25 anni, che era riuscita a scappare dal suo aguzzino e a rifugiarsi in
un ufficio della polizia ferroviaria, denunciando ai poliziotti il suo dramma.
Una volta identificato l'uomo, con la collaborazione dei colleghi della Questura romana hanno teso una trappola all'uomo.
La donna ha chiamato così l'aguzzino fingendo di voler ritornare da lui e fissando un appuntamento in fast food della zona nord della
Capitale dove però ad attenderlo c'erano anche i poliziotti che lo hanno arrestato.
Altri due romeni, un uomo e una donna, arrivati con lui sul luogo dell'appuntamento sono stati denunciati in stato di libertà.
Una successiva perquisizione presso il campo nomadi di Tor di Quinto ha permesso di individuare la roulotte dove la ragazza era stata a lungo
segregata e all'interno della quale sono state rinvenute cinte e bastoni utilizzati dal romeno per le ripetute percosse.