La Polizia di Frontiera di Fiumicino arresta due bulgari specialisti nelle truffe al bancomat

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La Polizia di Frontiera di Fiumicino ha arrestato due cittadini bulgari ritenuti responsabili dell’illecita acquisizione di migliaia di codici relativi alle carte utilizzate dai turisti presso gli sportelli bancomat dello scalo internazionale.In particolare, i due, tramite l’installazione di sofisticate apparecchiature elettroniche “artigianali” sulle casse bancomat, riuscivano a carpire sia il codice PIN, digitato dall’ignaro passeggero, sia i codici presenti sulla banda magnetica inserita nello sportello.Riproducendo fedelmente la parte superiore metallica del bancomat, infatti, i due sodali avevano inserito una micro telecamera dotata di batterie a litio di lunga durata ed un dispositivo (skimmer) in grado di memorizzare i dati presenti sulla banda magnetica delle carte.I malviventi sceglievano i bancomat ubicati nella zona arrivi dello scalo aeroportuale in modo tale da poter acquisire prevalentemente codici delle carte in possesso a stranieri di passaggio in Italia, approfittando quindi della loro assenza da casa e prosciugare i conti correnti prima che gli stessi potessero accorgersi degli ammanchi.Le indagini hanno permesso di individuare gli autori del reato e consentire agli investigatori di scoprire come gli stessi avessero sabotato anche bancomat ubicati all’aeroporto di Malpensa e Venezia.I truffatori riuscivano addirittura a manomettere uno sportello bancomat presso lo scalo di Fiumicino e, solo dopo poche ore, ad effettuare la stessa azione, presso lo scalo aeroportuale milanese.Gli uomini della Polizia di Frontiera di Fiumicino, dopo prolungati appostamenti, hanno individuato i due uomini di nazionalità bulgara intenti a ritirare lo skimmer posizionato sul bancomat qualche giorno prima e arrestati nel loro alloggio.Nel covo romano hanno individuato e sequestrato centinaia di supporti informatici contenenti i dati sensibili di migliaia di passeggeri.Solo l’intervento dei poliziotti ha impedito che la mole di dati carpiti fruttasse un introito di svariati milioni di euro.

 

29/05/2018
(modificato il 05/06/2018)
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