Anticrimine: contrasto alla criminalità “;su strada”;

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Autovetture della Polizia di Stato impegnate in un operazione per contrastare la criminalità La Polizia di Stato in collaborazione con alcune polizie estere, ed in particolare con quella rumena, ha concluso un'attività investigativa che ha permesso di arrestare 383 persone e di eseguire l'espulsione di 118 cittadini stranieri dal territorio nazionale. "È stata un'operazione complessa che ha visto impegnate tutte le varie realtà della Polizia di Stato" ha detto Francesco Gratteri direttore della Direzione centrale anticrimine (Dac). Particolarmente importante, ha spiegato ancora Gratteri "è stata la collaborazione con la polizia rumena soprattutto per lo sviluppo rapido delle indagini".

La vasta operazione di polizia ha interessato 15 province di 9 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna,Toscana, Marche, Lazio e Campania) ed ha riguardato reati che vanno dallo spaccio di sostanze stupefacenti all'immigrazione clandestina fino allo sfruttamento della prostituzione, furti e rapine. I numeri delle persone arrestate ed espulse mettono in risalto la rilevante attività svolta sul territorio da parte del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine, che ha riguardato nello specifico i luoghi maggiormente interessati dalla presenza di criminali, come stazioni ferroviarie e terminal di autobus.

L'indagine, sviluppata grazie ad una collaborazione tra le varie specialità della Polizia di Stato: squadre mobili, uffici immigrazione, commissariati, polizia stradale e ferroviaria, è iniziata il 7 maggio e si è conclusa nelle prime ore di questa mattina. Il maxi blitz ha interessato prevalentemente cittadini stranieri (magrebini e rumeni) ed ha portato al sequestro di circa 7 chili di cocaina, quasi mezzo chilo di eroina ed 11 chili di cannabinoidi.

La Polizia non si ferma

Sempre sul fronte del contrasto alla criminalità, sono state portate a termine dalla Polizia diverse operazioni, frutto di investigazioni coordinate dalle autorità giudiziarie territoriali.In alcune provincie del nord e del centro sono stati eseguiti venti fermi nei confronti di persone di etnia albanese, greca, rumena ed italiana responsabili di associazione per delinquere per tratta di donne da avviare alla prostituzione.

Una di queste operazioni ha permesso di individuare anche un'organizzazione criminale, attiva su tutto il territorio nazionale, specializzata nelle rapine in villa con la tecnica dell'assalto.

Ancora in corso, nelle province di Prato, Firenze e Napoli, un'indagine che ha smantellato un'organizzazione malavitosa, con l'emissione di 10 ordinanze di arresto nei confronti di cittadini cinesi ritenuti responsabili di diversi reati quali furti, rapine, sfruttamento della prostituzione, anche minorile, favoreggiamento all'immigrazione clandestina nonché traffico di armi e sequestro di persona.Anche la città di Udine è stata coinvolta nell'attività di repressione con l'arresto di 6 cittadini marocchini per reati rigurdanti lo spaccio di sostanze stupefacenti.

15/05/2008
(modificato il 15/11/2008)
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