Droga: sequestro record in Atlantico, 9 ton. cocaina

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A seguito di indagini avviate nella seconda metà del 2007 dalla Polizia di Stato - Squadra Mobile di Genova, che si erano sviluppate - sin dall'inizio - anche grazie all'instaurazione di rapporti di collaborazione con le unità antidroga della Polizia del Regno di Spagna - GRECO (Gruppo Risposta Speciale contro il Crimine Organizzato) operanti in Galizia, il 26 febbraio 2009 la Polizia e la Dogana spagnole hanno proceduto al sequestro di oltre 5 tonnellate di cocaina trasportate a bordo di una peschereccio colombiano, procedendo all'arresto dell'equipaggio costituito da cinque componenti, tutti di nazionalità colombiana. Il sequestro di questo ingente carico di sostanza stupefacente è potuto avvenire grazie a riservatissime attività investigative condotte dagli uomini della Questura genovese, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Genova. Il rapporto di collaborazione tra polizia italiana e polizia spagnola era venuto ad instaurarsi quando, grazie anche ad informazioni riservate fornite alla nostra polizia dai colleghi spagnoli, la Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Genova aveva iniziato una complessa attività tecnica focalizzata su soggetti galiziani che operavano in Italia nel lucrosissimo settore del traffico internazionale di cocaina. La loro presenza in Italia era specificamente finalizzata a curare l'organizzazione delle attività di trasporto dello stupefacente, fornito da grossisti colombiani, dal sudamerica fino all'Europa, dove la sostanza doveva essere sbarcata, parte in Spagna e parte in Italia. Queste attività della polizia genovese si sono sviluppate sia con pedinamenti, avvenuti in Liguria e in Toscana, su soggetti di nazionalità iberica, sia con intercettazioni telefoniche su utenze italiane e internazionali ed hanno consentito all'inizio del 2009 di dare decisive indicazioni alla Polizia Antidroga spagnola per intercettare un primo ingente carico di cocaina. Lo stupefacente era stato trasbordato in alto mare, in pieno Oceano Atlantico, ed era stato indirizzato verso le coste del nord ovest della Spagna. In questa occasione si perveniva al sequestro di 3500 chili di cocaina, avvenuto grazie all'intervento di un elicottero della polizia Spagnola, e all'arresto dei due piloti galiziani della lancia rapida su cui era stato stivato lo stupefacente dopo il trasbordo dalla "nave madre". Almeno 2000 chilogrammi della sostanza sequestrata sarebbero stati destinati alla commercializzazione in Italia per mezzo di organizzazioni criminali operanti nel nostro Paese. Proseguendo nelle attività di intercettazione telefonica, la Squadra Mobile di Genova acquisiva notizia certa dei tempi, dei modi e delle coordinate in cui sarebbe dovuto avvenire l'incontro, il 25 o il 26 febbraio 2009, tra un'altra "nave madre" colombiana e una o più lance rapide spagnole, finalizzato al trasbordo di un ancor più rilevante quantitativo di cocaina, parte della quale destinata ad essere commercializzata sul mercato italiano. Le informazioni così acquisite dalla Squadra Mobile di Genova venivano quindi tempestivamente fornite alla polizia spagnola, con la quale vi erano ormai contatti quotidiani di collaborazione, che procedeva avvalendosi di un'unità navale della Dogana spagnola all'abbordaggio del peschereccio e al sequestro dei 5500 chilogrammi di cocaina trasportati a bordo di un peschereccio battente bandiera venezuelana denominata "Dona Fortuna". Non meno di 700 chili di cocaina erano destinati al mercato italiano. La Polizia spagnola eseguiva poi l'arresto di nove soggetti di nazionalità spagnola appartenenti all'organizzazione galiziana che aveva gestito, per la parte europea, l'operazione di traffico internazionale di cocaina, tra cui soggetti monitorati dalla Squadra Mobile di Genova quando presenti nel nostro Paese. Trattasi di soggetti operanti ad altissimo livello nelle operazioni di trasferimento di cocaina dal sudamerica all'Europa. Il grande impegno profuso dal personale specializzato della Polizia di Stato operante presso la Questura di Genova e gli organismi centrali (Servizio Centrale Operativo e Direzione Centrale Servizi Antidroga) unitamente alla capacità di instaurare proficui rapporti di collaborazione con le forze di polizia del Regno di Spagna potevano consentire un così significativo risultato operativo.

04/03/2009
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