Scuola: supermarket della droga nell'ora di ricreazione

Tutto avveniva durante l'ora di ricreazione. Un gruppo di ragazzi di Treviso, tutti minorenni, tranne uno, vendeva droga ai compagni di scuola. I protagonisti: dieci studenti tra i 16 e i 17 anni, figli di imprenditori, dirigenti, operai e rappresentanti delle forze dell'ordine, dal dicembre del 2007 ad oggi sono stati il punto di riferimento per l'acquisto di stupefacenti da parte dei loro compagni e dei ragazzi di vari istituti della città. In totale sono trenta gli studenti consumatori, tra cui molte ragazze, segnalati alla Prefettura nel corso dell'operazione chiamata "zero in condotta" portata a termine dalla Polizia di Stato, cinque le scuole coinvolte nel fitto traffico di droga, due gli studenti arrestati e otto gli indagati.

Collette in classe per compare la droga

Per acquistare le partite di hashish, cocaina, anfetamine, ma anche droghe sintetiche come ecstasy e ketamina, un anestetico veterinario dai forti poteri devastanti per il cervello, gli studenti organizzavano collette da 100 euro. Gli stessi poi vendevano la droga tramite sms durante gli intervalli tra una lezione ed un'altra.

Nell'ultimo periodo il giro di spaccio si era allargato fino ad arrivare a locali di intrattenimento di Iesolo e una ragazza del gruppo era arrivata a pensare di vendere i gioielli della madre per finanziare l'acquisto delle partite di droga.

Tra i giovani spacciatori anche uno studente universitario di 19 anni , allenatore di basket giovanile, e due ragazzi diventati maggiorenni nel corso dell'inchiesta.

Le famiglie dei ragazzi sono state colte impreparate quando la Polizia ha bussato alle porte di casa per effettuare le perquisizioni. Per loro e per i ragazzi è stato attuato un servizio di sostegno psicologico - dice Riccardo Tuminia, capo della Squadra mobile di Treviso - "alcuni di loro tempo fa avevano protestato per un otto in condotta". Da qui lo spunto per dare il nome a tutta l'operazione, battezzata "zero in condotta".