Trieste: Polizia arresta sei rom serbi per truffa e tentata rapina.

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La Polizia di Stato di Trieste ha arrestato sei rom di nazionalità serba con l'accusa di truffa, tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Il gruppo criminale contattava telefonicamente un cittadino italiano residente a Trieste, che aveva deciso di vendere un immobile pubblicando l'annuncio su un sito internet specializzato, uno dei componenti della banda si presentava come un importante uomo d'affari e mediatore finanziario, proponendo alla vittima di concludere la vendita dell'immobile ad un prezzo molto più alto di quello mercato, giustificando la proposta con l'esigenza di dover "ripulire" denaro proveniente da attività illecite di alcuni suoi clienti. L'uomo insospettito dalla proposta si rivolgeva alla Questura di Trieste e gli investigatori della Squadra Mobile capivano subito di trovarsi di fronte a un ormai classico "ripedeal", le operazioni di cambio fraudolento di valute nelle quali le vittime, adescate con la promessa di guadagni considerevoli, rimangono truffate al momento dell'incontro subendo la sottrazione dei soldi con svariati metodi. In pochissimi giorni veniva organizzato un incontro tra i rom e la vittima, che stabilivano di incontrarsi nei pressi di un noto albergo nel centro del capoluogo giuliano. All'incontro si presentavano due poliziotti della Squadra Mobile, mentre due malviventi, giunti a bordo di un'autovettura di grossa cilindrata, chiedevano subito di visionare le banconote che gli agenti avevano sistemato in un borsone. Gli altri quattro componenti della banda attendevano l'esito dell'incontro in un'autovettura parcheggiata a poche decine di metri. Di fronte alla richiesta di uno dei due poliziotti di visionare con attenzione le banconote consegnate dai rom, i due malviventi lo spingevano facendolo cadere a terra, tentando poi di fuggire con il borsone contenente le banconote segnate. In quel momento intervenivano gli altri poliziotti appostati nelle vicinanze del luogo fissato per l'incontro, ponendo fine alla truffa architettata dalla banda. I malviventi, muniti di passaporti francesi e serbi sui quali sono in corso accertamenti tramite l'Interpol, risultano domiciliati nel campo nomadi di Baranzate di Bollate(MI), arrestati più volte dalla forze di polizia per truffe, rapine e furti in abitazione.

19/11/2011
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