Migranti: "mano dura sulle organizzazioni criminali"

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Conferenza AcrossSono stati presentati oggi i risultati del progetto "Across Sahara II" - finanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma Aeneas - per lo sviluppo della cooperazione regionale e delle capacità istituzionali della Libia e del Niger nella gestione delle frontiere e dell'immigrazione. Alla riunione - che si è tenuta presso la sala "Palatucci" del Polo Tuscolano della Polizia di Stato a Roma - hanno partecipato tra gli altri, oltre al ministro dell'Interno Roberto Maroni e al capo della Polizia Antonio Manganelli, anche e il segretario generale dell'Interpol Ronald Kenneth Noble e il direttore di Europol Rob Wainwright.

I lavori sono stati introdotti e coordinati dal Direttore centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere Rodolfo Ronconi. Tra i concetti ribaditi più volte dai partecipanti nel corso della mattinata quello secondo il quale - come ha dichiarato il ministro dell'Interno in apertura - "sfide globali richiedono risposte globali fatte di cooperazione internazionale e di accordi multilaterali e bilaterali". Il Ministro ha poi sostenuto che quello della prevenzione, portato avanti con questo progetto, è l'approccio più promettente e si ottiene con la formazione e la condivisione delle "best practice" perché "oggi" dice Maroni "abbiamo più informazioni sulle dinamiche migratorie e sappiamo gestirle meglio, condividendo le principali tecniche di contrasto".

Parlando a una platea composta da 21 delegazioni di polizie provenienti da Paesi africani e da 11 delegazioni di Paesi europei, il capo della Polizia Antonio Manganelli ha ribadito la nuova strada di cooperazione intrapresa dall'Italia con diversi stati, tra cui la Libia e il Niger, che sta portando buoni risultati. "Anche se la collaborazione con Paesi diversi non sempre è facile perché le normative sono disomogenee e non si ha lo stesso modo di leggere i reati" ha detto Manganelli "il nostro obiettivo è comune e sappiamo che per combattere la criminalità c'è bisogno di un'azione costante e compatta".

Parlando poi dell'immigrazione clandestina il prefetto Manganelli sostiene che soprattutto in questo fenomeno è importante la cooperazione internazionale. Una cooperazione che è fatta di formazione, teorica e pratica, di scambio informativo nonché operativo. Il contrasto alla clandestinità, secondo il capo della Polizia, "passa certamente per il rispetto dei diritti umani e attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni umanitarie", ma è necessaria anche "la mano dura nei confronti soprattutto delle organizzazioni che la sfruttano commettendo clamorose gesta criminali".

- In collaborazione con Poliziamoderna -

24/02/2010
(modificato il 25/02/2010)