Maltrattamenti presso clinica psichiatrica
L'indagine prende il via da un esposto presentato verso la fine del 2014 dai responsabili della comunità residenziale sita in Milano, struttura convenzionata con la Asl di Milano che ospita pazienti atfetti da patologie psichiatriche. Gli esponenti segnalavano episodi di maltrattamenti a carico dei pazienti alcuni allettati, altri del tutto inoffensivi, concretizzatisi in percosse gratuite quali calci schiaffi e pugni, soprattutto nello ore notturne ad opera di alcuni operatori sociosanitari. A seguito di tale segnalazione quest'ufficio avviava un attività info investigativa escutendo a s.i. alcuni testimoni e parenti dei degenti che data la loro condizione psicofisica ( quasi tutti interdetti) non potevano rendere dichiarazioni attendibili. Le prime testimonianze raccolte avvaloravano la tesi accusatoria: alcuni parenti di ospiti riferivano di aver riscontrato sul corpo dei loro familiari segni evidenti di percosse non compatibili con eventi accidentali. Ciò era anche confermato da altri testi tra cui un operatore del centro che più volte all' inizio del suo turno aveva constatato lesioni sospette sul corpo dei degenti. Sulla base di tali elementi probatori si richiedeva ed otteneva dall' Autorità Giudiziaria procedente l'installazione di telecamere all'interno della citata struttura. Così nei primi mesi dell'anno 2015 si aveva modo di registrare in ditferita una lunga serie di vessazioni, umiliazioni, insulti, minacce ed atti di violenza fisica perpetrati da 5 operatori socio sanitari verso gli ospiti della struttura, per motivi abbietti e futili o spesso del tutto gratuiti, quali schiaffi, pugni e calci, colpi inferti con scope, con il "pappagallo", rovescio del contenitore delle urine addosso ad un paziente, offese con parole: "scemo, coglione, vaffanculo". Identificati i cinque operatori di nazionalità peruviana, raccolti ulteriori gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di maltrattamenti e superati i problemi di natura tecnica che non permettevano la visione in diretta delle immagini riprese dalle telecamere, si procedeva a seguito dell'ennesimo episodio di violenza perpetrato da un operatore socio sanitario, all'arresto in flagranza di reato per maltrattamenti di uno di essi, mentre l'ospite psichiatrico, riportava lesioni giudicate guaribili in gg.IO s.c. In data 26.2.2016 la Procura della Repubblica del Tribunale di Milano emetteva informazione di garanzia ed avviso di conclusione delle indagini a carico di 3 degli operatori sociosanitari di nazionalità peruviana di cui sopra, indagandoli in stato di libertà.
(modificato il 02/05/2016)