La Polizia in mostra

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Dal 27 aprile al 30 maggio a Roma, presso il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, si svolgerà la XXI edizione della mostra Europea del Turismo e delle Tradizioni Culturali. L'emblematico titolo "Arte, Fede e Religioni: 35.000 anni di Storia", sottende un percorso che vuole essere quello del sentimento religioso dell'uomo, dalla preistoria ai giorni nostri, trasposto in oggetti d'arte. Si comincia con le prime raffigurazioni di epoca preistorica riferite, sembra, ad una figura umana riconoscibile in uno sciamano per arrivare fino ad epoche recenti. Come ogni anno la mostra, organizzata del Centro Europeo del Turismo, con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, vede tra l'altro, l'esposizione di importati opere d'arte recuperate da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Tra le opere recuperate dalla Polizia di Stato spiccano le due tavole fondo oro raffiguranti l'Incoronazione della Vergine e San Tommaso d'Aquino (1370) e il dipinto ad olio Madonna con Bambino e san Giovannino della scuola di Andrea del Sarto, provenienti dalla Toscana; dall'Abruzzo la Madonna in trono con Bambino e San Maurizio, (seconda metà del "˜400,); dalla Calabria la splendida Madonna con Bambino e San Giovanni Battista dove è evidente l'influenza della scuola del Vasari (XVI sec.); dal Veneto l'Altorilievo con Angeli (1711), parte di reliquario e attualmente oggetto di studio da parte degli esperti di storia dell'arte dell'Università di Venezia. Tra i preziosi arredi sacri: pissidi, calici, croci ed ostensori, molti sono stati recuperati dalla Polizia di Stato, come il Calice con dedica di Leone XIII proveniente dal museo della Cattedrale di Città della Pieve. Non mancano quei recuperi cosଠrecenti da essere conosciuti e ricordati perché protagonisti, negli ultimi mesi, delle cronache dei giornali. E' il caso del Bambino Gesù, scultura lignea pertinente ad una statua di Sant'Antonio, di splendida fattura seicentesca. Era stato segato dalla statua e cosଠtrafugato, nel gennaio del 2002, dalla Chiesa di Bovino, in provincia di Foggia. E' stato prontamente recuperato dalla Polizia di Stato di Foggia appena 15 giorni dopo il furto. Un'altra opera di rilievo da poco recuperata, tuttora sotto custodia giudiziale, è "La Giuditta" del pittore napoletano Vincenzo Marinelli. La tela è stata trovata, insieme a molte altre opere, in una villa della mala vesuviana dai poliziotti del Commissariato di Portici, che da mesi conducevano un'indagine approfondita sul nuovo racket delle opere d'arte della mafia locale.
26/04/2002
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