Il capo della Polizia ad inaugurazione e intitolazione in provincia di Brescia

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capo BernoDoppio impegno, questa mattina, per il capo della Polizia Lamberto Giannini che, in provincia di Brescia, ha prima inaugurato l’ufficio passaporti presso il distaccamento della Polizia stradale di Darfo Boario Terme e poi ha presenziato, a Breno, alla cerimonia d’intitolazione di una piazza alla memoria delle guardie di pubblica sicurezza Antonio Marino e Giuseppe Sorbera.

Accompagnato dal questore di Brescia, Eugenio Rodolfo Spina, il capo della Polizia ha raggiunto il distaccamento della Polizia stradale dove sono stati realizzati i nuovi uffici per rispondere alle esigenze dei cittadini dell’area. Ad accogliere il capo della Polizia c’era il prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà, il dirigente del compartimento Polizia stradale Lombardia, Carlotta Gallo, il sindaco di Darfo Boario Terme, Dario Colossi, il presidente della comunità montana Valle Camonica, Sandro Bonomelli e il cappellano della Polizia di Stato don Roberto Ferazzoli.

inaugurazioneDopo il taglio del nastro e la benedizione da parte del cappellano Ferrazzoli, il prefetto Giannini ha visitato i nuovi locali e ha ricevuto una breve illustrazione delle attività dell’ufficio da parte del questore Spina. Subito dopo è ripartito alla volta di Breno dove ha proceduto allo svelamento della stele in marmo dedicata alle due guardie di pubblica sicurezza, all’epoca appartenenti al Distaccamento della Polizia stradale del luogo.

Sorbera - MarinoAntonio Marino, appena ventenne, morì il 5 agosto 1957 per un incidente stradale mentre svolgeva un servizio di vigilanza motomontato sulla Statale 42, in località Lanico di Malegno (Brescia).

Salvatore Sorbera, dopo soli tre anni di servizio, morì il 13 ottobre del 1958 a seguito delle ferite riportate pochi giorni prima in un incidente stradale avvenuto in servizio di vigilanza motomontato sulla S.P. Brescia-Pisogne nel territorio del comune di Marone (Brescia).

intitolazioneLa cerimonia d’intitolazione a Breno è avvenuta in piazza Ghislandi, di fronte all’edificio che, dal 1951 al 1963, è stato sede dell’Ufficio della Polizia stradale. Ad accogliere il capo della Polizia, accompagnato dal Prefetto e dal Questore, c’erano il sindaco Alessandro Panteghini, i familiari dei due caduti, la sorella e la nipote di Marino e il fratello di Sorbera, che insieme al prefetto Giannini hanno proceduto allo svelamento della stele. Sul luogo della cerimonia, oltre ad altre autorità locali, era presente anche una rappresentanza di studenti degli istituti superiori di Breno.

La cerimonia è poi proseguita nel “Teatro Giardino”, dove gli ospiti già presenti in sala, avevano assistito all’intitolazione in diretta su un maxischermo.

annulloDopo i saluti delle autorità presenti il capo della Polizia nel suo intervento ha sottolineato che "Soprattutto per i ragazzi serve fare questa attività di conoscenza e di memoria perché sono loro il nostro futuro. È bene conoscere queste storie come quella di questi due ragazzi del Corpo delle guardie di P. S. che, generosamente, per svolgere servizi automontati in queste strade con il freddo e nebbia, hanno compiuto il sacrificio estremo perdendo la vita. Ricordarli intitolando un luogo è un giusto riconoscimento per i familiari ma anche per stimolare chi passa e vuole conoscere la loro storia. Abbiamo un vero culto dei caduti che attraverso la memoria continuano ad essere in servizio e ad ispirarci con i loro esempi. Vedere comunità che li ricordano a distanza di tanti anni ci riempie di orgoglio".

Al termine degli incontri, Nicoletta Paris di Poste Italiane di Brescia 2, ha proceduto, alla presenza del prefetto Giannini, ad effettuare uno speciale annullo filatelico per celebrare l’evento.

impegni capo a bresciaL’annullo è realizzato nel formato rotondo e riproduce il logo creato per l’occasione, completa poi l’immagine la scritta “75° anniversario della riorganizzazione dei servizi di Polizia stradale".

Dopo questo primo utilizzo l’annullo sarà disponibile presso lo sportello filatelico di Brescia Centro, in piazza della Vittoria, per i sessanta giorni successivi; sarà poi depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma per entrare a far parte della collezione storico postale.

Prima di far ritorno nella Capitale, il Capo della Polizia ha incontrato le donne e gli uomini della Polizia di Stato della questura di Brescia. All’incontro hanno partecipato i dirigenti, i funzionari, una rappresentanza del personale, le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile dell’Interno.

Debora Mecchia

 

 

06/12/2022
(modificato il 17/03/2023)