Droga: armi e matrimoni di comodo per gestire lo spaccio

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Sequestro di drogaQuindici chili di cocaina e eroina purissime, di alta qualità, sono state sequestrati stamattina dalla Polizia di Stato di Modena nel corso dell'operazione "Tunca 2" contro lo spaccio e il traffico di droga in Emilia Romagna e in gran parte del centro-nord italiano.
La cocaina proveniva direttamente dai produttori sudamericani; l'eroina invece era prodotta nel "triangolo d'oro" di Birmania, Laos e Cambogia.

Monopolio del gruppo in Emilia Romagna

Le indagini iniziate nel gennaio 2008 e partite grazie alle segnalazioni di cittadini e comitati di quartiere, hanno portato oggi all'arresto di 18 persone ritenute i capi dell'organizzazione.
Il gruppo criminale era composto da magrebini (tunisini e marocchini) e da cittadini dell'Est Europa (albanesi e rumeni).
Si tratta di uno dei più importanti gruppi criminali attivi in Italia in grado di commercializzare grandi quantità di droga purissima in tutto il modenese e in gran parte del centro-nord del Paese.
Per conservare il monopolio sul territorio i criminali facevano ricorso alla violenza e in alcuni casi anche all'uso delle armi.

La droga fruttava il 500 per cento

Nel corso di un anno la Squadra mobile ha ricostruito la struttura dell'organizzazione: nel primo semestre del 2008 la polizia ha arrestato 25 corrieri e piccoli e medi spacciatori; nel secondo semestre invece gli investigatori sono riusciti a risalire ai vertici e a ricostruire le ramificazioni dell'organizzazione criminale fino all'estero.

La droga importata dall'estero fruttava all'organizzazione oltre il 500 per cento. Un esempio: l'eroina veniva acquistata all'ingrosso a 7 mila euro al chilo e rivenduta al dettaglio a 35 mila euro al chilo; la cocaina comprata a 35 mila euro al chilo e venduta sul mercato a 150 mila euro.

Un taxi per trasportare clandestini

Una parte dei soldi provenienti dalle attività di spaccio veniva reinvestita soprattutto in Tunisia e una parte era utilizzata per l'acquisto di beni immobili tra cui varie autovetture e un taxi adibito a trasportare clandestini che poi si imbarcavano verso l'Italia.

L'indagine, coordinata dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine e dalla Direzione centrale per i servizi antidroga, ha messo in evidenza ancora una volta il fatto che gran parte delle droghe sequestrate era destinata al consumo di giovani e giovanissimi.

Per sviare le indagini e ottenere il permesso di soggiorno, due componenti del gruppo avevano sposato due donne italiane pagando loro 3 mila euro più una fornitura costante di droga.

22/01/2009
Parole chiave:
droga