Brindisi: ricompare la Sacra Corona Unita

CONDIVIDI

Sembrava sparita e invece La Sacra Corona Unita, a Brindisi, stava riorganizzando le proprie fila arruolando giovanissimi e mettendo, a capo della struttura, le proprie donne.

Questo è quanto ha scoperto la Squadra mobile brindisina che, dopo tre anni di attività, ha chiuso il cerchio sul clan Pasimeni - Vicentino, arrestando 27 persone e denunciando a piede libero altri sette affiliati.

Per molti dei giovani arrestati è la prima accusa di crimini commessi con l'aggravante delle modalità mafiose, segno che la struttura era ancora in fase di sviluppo.

I reati attribuiti agli arrestati sono quelli tipici delle organizzazioni mafiose: estorsioni, danneggiamenti ed incendi in danno di attività commerciali. Ma l'attività più redditizia e strategica per il clan era il controllo della droga nel quartiere S. Elia.

Gli investigatori hanno anche delineato il ruolo di vertice delle mogli dei boss reclusi; questi ultimi impartivano ordini diretti alle loro compagne che poi si occupavano della gestione degli affari e della trasmissione delle direttive ai componenti del clan.

Attraverso le indagini la Polizia è riuscita anche ad identificare beni del valore di centinaia di migliaia di euro: almeno una concessionaria di auto ed una villa, sottoposte a sequestro, sono riconducibili in modo diretto all'attività del clan.

23/02/2016