Avellino: messa solenne in ricordo del prefetto Manganelli
Antonio Manganelli era nato ad Avellino nel 1950 e proprio la sua città di origine ha voluto ricordare il capo della Polizia. Lo ha fatto con una messa solenne che è stata celebrata questa sera alle 18.30 nella Cattedrale, dove si sono ritrovati i vertici del Viminale.
Erano presenti il sottosegretario all'Interno Carlo De Stefano, il vice capo vicario della Polizia Alessandro Marangoni con i vice capi Francesco Cirillo e Matteo Piantedosi insieme alle più alte cariche del Dipartimento della pubblica sicurezza.
La funzione religiosa, voluta e organizzata dal questore Sergio Bracco, è stata officiata dal vescovo di Avellino, monsignor Francesco Marino e dai cappellani della Polizia di Stato.
Al termine della messa il prefetto Marangoni ha voluto ricordare con alcune parole il capo della Polizia: "Ha lottato con la spada in mano, fino all'ultimo si è battuto come un leone con il temperamento e l'orgoglio della gente irpina. È stato unico e straordinario, insegnandoci che il potere è innanzitutto servizio".
Hanno presenziato alla cerimonia anche il commissario prefettizio del comune di Avellino Cinzia Guercio, le massime autorità militari, civili e politiche, provinciali e regionali nonché una rappresentanza del liceo Colletta frequentato in gioventù da Manganelli e alcuni rappresentanti della sua squadra del cuore, l'Avellino calcio.
Ma sono stati soprattutto i concittadini del Prefetto scomparso a gremire il Duomo per assistere alla cerimonia e stringersi intorno alla vedova Adriana, alla giovane figlia Emanuela e agli altri familiari presenti.
È stato un momento di sentita partecipazione collettiva e su tutti gli edifici pubblici sono state esposte le bandiere a mezz'asta.
(modificato il 28/03/2013)