Anniversario: il puzzle della sicurezza

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Bambini giocano sul puzzle della sicurezzaSono terminate le celebrazioni per il 158° anniversario della Fondazione della Polizia che hanno chiuso un anno operativo denso, ricco di risultati positivi per la Polizia di Stato, ma nello stesso tempo hanno segnato un nuovo punto di partenza, lo spunto per nuovi progetti, per la definizione di nuovi obiettivi e la pianificazione di nuove strategie.

Per adeguare l'Istituzione alla società la Polizia si è dotata, e lo ha mostrato in piazza, delle migliori tecnologie preparando i propri uomini ad affrontare le nuove sfide che la società stessa pone ogni giorno.
Sfide che però non possono essere raccolte senza un approccio che valichi i confini nazionali: è questa la strategia che il capo della Polizia, il prefetto Manganelli, ha messo in campo stipulando accordi di cooperazione con i suoi "colleghi" in tutto il bacino del Mediterraneo, nei Paesi dell'area balcanica e rafforzando le collaborazioni già avviate con i Paesi interessati dai traffici di esseri umani, droga e armi. Collaborazioni di successo che hanno portato a Roma, in questa ricorrenza, i capi della polizia di 14 Paesi.

Gli uomini e le donne della Polizia di Stato, nonostante le "mille difficoltà", come ha sottolineato il capo della Polizia in un'intervista al nostro sito, continuano il loro impegno al servizio della comunità con "dedizione e professionalità".

Protagoniste indiscusse di quest'anniversario sono state poi le donne della polizia: da 50 anni la sensibilità lo spirito pratico e le capacità delle donne accompagnano la Polizia nel cammino all'interno della società. "La donna" ha detto il prefetto Manganelli "con il suo acume e la sua intelligenza ha contribuito a costituire una Polizia di Stato al passo con i tempi".
La prima poliziotta, arruolata nel 1959 nel Corpo della polizia femminile ha oggi 86 anni ed è stata premiata dal capo della Polizia e con lei simbolicamente tutte le donne che hanno indossato questa uniforme e le 14.862 che oggi la indossano.

Non è stata però solo una celebrazione con cerimonie, riti ed esibizioni: è stato anche un anniversario vissuto in piazza insieme alle persone che compongono il variegato mosaico della società italiana; extracomunitari e italiani, bambini ed anziani, operai e professionisti hanno partecipato a questa festa di piazza incontrando e parlando con i poliziotti e contribuendo a costruire il "puzzle della sicurezza".

Si è così dato vita a quel principio di trasparenza fortemente voluto dal capo della Polizia, che vuole far diventare sempre più la Polizia di Stato una "casa di cristallo" dove nulla si nasconde e dove tutti possono guardare dentro.

Manganelli, quasi a voler incarnare lo slogan che da due anni accompagna la celebrazione, "C'è più sicurezza insieme", ha passeggiato in piazza del Popolo ed al laghetto dell'Eur e lì ha parlato con i cittadini e i "suoi" ragazzi suggellando, come testimonial d'eccezione, quel patto tra società civile e Polizia di Stato rappresentato dalla "sicurezza partecipata".

19/05/2010