Storie di vita: "Grazie Polizia"

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Incontro tra Dino Montagni ed il Questore di Arezzo.

Quella del poliziotto, si sa, è una missione. Anche se non si indossa una divisa c'è chi la missione la "indossa" nella vita, e sceglie di aiutare chi ha bisogno. Dino Montagni, 66 anni da Arezzo, da sempre è impegnato in questo campo. Ha scritto una lettera, semplice ed efficace, che è arrivata dritta al cuore del questore Massimo Bontempi che in un'occasione straordinaria come è l'anniversario della nascita della Polizia di Stato, ha scelto di leggerla in pubblico per sottolineare quanto sia importante essere vicini alle necessità dei cittadini.

E che ha raccolto un lungo, spontaneo applauso dai cittadini radunati per il 154° anniversario della fondazione della Polizia. Nella folla c'era anche la signora Alma, vedova del sovrintendente Emanuele Petri a cui Dino Montagni ha dedicato un passaggio nella sua lettera: "Mi ricordo di Emanuele Petri - scrive Dino - di quando lavorava alla polizia postale e io non ero ancora cieco. Mi saluti tanto la signora Alma e il figlio Angelo".

Montagni è una persona semplice che vede nei poliziotti delle figure amiche tanto che esprime preoccupazione per l'incolumità degli agenti: "Grazie per quel che fate, ma state attenti ai balordi". Dino è stato decorato con una medaglia dal questore Bontempi, e ha ricevuto anche l'affettuoso abbraccio che gli aretini hanno dato a lui e ai tanti agenti che si sono distinti in servizio.

03/06/2006
(modificato il 11/06/2010)
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