Violenza negli stadi: via libera alle nuove regole

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Angolo stadio vuoto

Dopo la Camera anche il Senato approva il decreto legge contro la violenza negli stadi. Le novità introdotte riguardano la sicurezza negli impianti che dovranno adeguarsi agli standard previsti, l'inasprimento delle sanzioni contro i tifosi violenti e la vendita dei biglietti, ma non solo. Previste tra l'altro agevolazioni per le famiglie che porteranno i ragazzi allo stadio.

Vediamo nel dettaglio che cosa è cambiato.

Sanzioni. Si inaspriscono nei confronti di chi, durante manifestazioni sportive, provoca lesioni a pubblici ufficiali in servizio di ordine pubblico. La pena prevista è ora da 4 a 10 anni in caso di lesioni gravi (non più da uno a sette anni), mentre per le lesioni gravissime la pena potrà variare tra otto e dieci anni (prima variava da sei a dodici anni).

Striscioni. Sarà punito chi espone striscioni "che comunque incitano alla violenza o che contengono insulti o minacce" con pene da uno a cinque anni.

Flagranza differita. Prorogata fino al 2010 la norma che porta da trentasei a quarantotto ore il tempo a disposizione delle forze dell'ordine per procedere al cosiddetto "arresto differito".

Sicurezza. Sono le società a doversi fare carico della messa a norma degli stadi. Finché non sarà garantita la necessaria sicurezza le partite si svolgeranno "in assenza di pubblico". Prevista una deroga per gli abbonati negli impianti dove siano già state realizzate le fondamentali misure di sicurezza. Scende da 10.000 a 7.500 persone il tetto massimo di capienza oltre il quale gli stadi devono adeguarsi alle norme previste dal decreto Pisanu.

Biglietti. Ogni tifoso potrà acquistare un massimo di quattro biglietti e per le società rimane il divieto di vendere blocchi di biglietti ai tifosi in trasferta. Cambia pure il biglietto che sul retro ricorderà al tifoso l'obbligo di rispettare il "regolamento d'uso dell'impianto quale condizione indispensabile per l'accesso e la permanenza all'interno dello stadio".

Giovani. Il decreto introduce un'interessante novità per far tornare le famiglie allo stadio: i minori di 14 anni accompagnati da un genitore o da un parente fino al quarto grado potranno avere un biglietto nominativo gratuito per assistere ad almeno la metà delle partite organizzate dalla società nell'arco dell'anno.

Daspo. I minorenni diventeranno come gli adulti possibili destinatari del DASPO, il divieto di accedere allo stadio per coloro che si sono macchiati di condotte che hanno messo in pericolo l'incolumità fisica delle persone o che hanno comunque compiuto atti di violenza. Questo provvedimento infatti viene ampliato: da uno a cinque anni per i provvedimenti firmati dal questore (attualmente il massimo è tre anni), e da due a otto anni per quelli emessi dal giudice (ora il minimo è di tre mesi).

04/04/2007
(modificato il 19/12/2007)
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