Spionaggio F1: il capo della Polizia incontra gli investigatori

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Il capo della polizia riceve il direttore del Servizio polizia postale Domenico Vulpiani

È stata la spy story dell'estate. Si è conclusa alla vigilia del gran premio del Belgio di Formula1, con la denuncia di 6 responsabili della Mc Laren e di un tecnico della Ferrari.

La giustizia sportiva ha già condannato pesantemente il team Mercedes - McLaren accusato di spionaggio industriale con multe e sanzioni. La squadra inglese, grazie alla conoscenza dei segreti della casa di Maranello, si sarebbe avvantaggiata sia come azienda sia nelle competizioni sportive del campionato in corso.

La giustizia penale italiana invece deve ancora valutare tutte le prove raccolte dalla Polizia postale e delle comunicazioni per potersi pronunciare sui sette indagati.

L'equipe di investigatori che da luglio ha lavorato al caso è stata ricevuta dal capo della Polizia Antonio Manganelli che si è complimentato per il lavoro svolto.

A questi risultati si è arrivati grazie ad indagini su traffici telefonici e comunicazioni informatiche tra alcuni membri dei due team. A fianco a queste attività la polizia postale ha svolto anche servizi più tradizionali documentando incontri tra il tecnico della Ferrari Nigel Thomas Stepney e Mike Coughlan della McLaren.

I tecnici della Polizia di Stato hanno raccolto inoltre ulteriori fonti di prova attraverso l'analisi del sistema informativo della "Rossa" e l'analisi dei computer e degli smartphone in uso ai tecnici.

I reati contestati sono: rivelazione di segreti industriali, appropriazione indebita, frode sportiva e violazione delle norme sul diritto d'autore.

17/09/2007
(modificato il 19/12/2007)
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