Formazione e sicurezza: a lezione dal capo della Polizia

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Il capo della Polizia

"Formare una classe dirigente capace di guidare e impiegare, valorizzandolo, uno straordinario capitale di risorse umane, di gestire secondo i migliori principi di buona amministrazione anche le risorse finanziarie per raggiungere i più elevati livelli di efficienza attraverso il contenimento dei costi". Sembra il discorso di un manager d'impresa, di un economista esperto di alta amministrazione pubblica o di un docente universitario che istruisce i suoi allievi su concetti manageriali. Invece è l'incipit di un esperto sì, ma di sicurezza: a comunicare in questo modo è infatti il capo della Polizia Giovanni De Gennaro, all'apertura dell'anno accademico dell'Istituto superiore di Polizia di Roma. Non solo: da vero "manager della sicurezza" traccia anche "l'obiettivo strategico", annunciato nelle sue parole di apertura. Afferma e sa - Giovanni De Gennaro - che tutto ruota sulla formazione e la sicurezza. E' evidente quando illustra una delle iniziative a cui tiene di più: un master universitario in "Scienze della sicurezza", che gli studenti dell'università romana "La Sapienza" potranno seguire insieme agli allievi commissari della Polizia di Stato. Perché oggi si punta sempre di più a trasformare l'Istituto superiore in un "moderno ateneo della sicurezza"- spiega il Capo - "come un centro di eccellenza formativa che, pur nella continuità delle sue tradizioni, si avvia a diventare anche un laboratorio del sapere e dell'agire della Polizia di Stato".

Non è la prima volta che il direttore generale della Pubblica Sicurezza Giovanni De Gennaro sottolinea gli aspetti strategici della formazione: recentemente all'università di Cassino aveva, guarda caso, tenuto una lezione inaugurale sul tema "Sicurezza e impresa". In quella sede, davanti a una platea di "addetti ai lavori" e di studenti aveva spiegato, tra le altre cose, il sistema sicurezza integrato alle infrastrutture dei territori. Ma si era spinto oltre: aveva sviluppato il concetto di "diritto alla sicurezza" quale "bisogno primario e diritto naturale dell'individuo", la "libertà dalla paura" non come diritto astratto del cittadino, dimostrando che conducono direttamente a concetti filosofici e reali di democrazia e di "sicurezza partecipata". Concetti chiave ai quali la Polizia di Stato da anni fa riferimento per essere più vicina alla gente.

28/02/2006
(modificato il 19/12/2007)
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