Stadi: positivi i primi risultati del decreto antiviolenza

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Stadio durante una partita di calcio

Diminuisce la violenza negli stadi così come il numero dei feriti sia tra i tifosi che tra le forze dell'ordine. Questi i primi, positivi, risultati delle strategie adottate dall'Osservatorio nazionale sulla manifestazioni sportive per dare attuazione alla normativa antiviolenza.

In calo del 70 per cento gli incidenti
Dopo i tragici fatti di Catania, in cui ha perso la vita l'ispettore Filippo Raciti, un decreto del ministro dell'Interno Giuliano Amato ha imposto regole più severe grazie alle quali i dati, comparati con lo stesso periodo dell'anno precedente, hanno evidenziato un calo del 70 per cento degli incontri di calcio nei quali si sono verificati incidenti con feriti. E tra i tifosi il numero delle persone rimaste ferite è diminuito del 44 per cento mentre tra le forze di polizia i feriti sono diminuiti addirittura del 93 per cento.

I dati sono emersi durante la riunione dell'Osservatorio che si è svolta il 14 giugno al Viminale presieduta dal prefetto Antonio Manganelli, vice capo della Polizia. Presenti tra gli altri Giancarlo Abete, presidente della Federazione italiana giuoco calcio (Figc), e i presidenti delle leghe di serie A, B ,C e D Antonio Matarrese, Mario Macalli e Carlo Tavecchio.

Campionato a porte aperte
Il prossimo campionato si giocherà a porte aperte anche se sottolinea Antonio Manganelli "chi non sarà a norma continuerà a giocare a porte chiuse". Ed entro la prossima stagione calcistica dovrebbe entrare a pieno regime anche la figura dello steward.

Ad oggi risultano 37 gli impianti con capienza superiore ai 7.500 spettatori che devono ancora essere adeguati alle nuove norme previste dal decreto Amato. Di questi uno solo è di serie A (il Massimino di Catania), 7 sono di serie B, 23 di C, 3 di D e tre ospitano campionati dilettantistici.

Anche sui 32 impianti considerati già a norma, dopo l'entrata in vigore del decreto, l'Osservatorio ha avviato ulteriori verifiche.

Tra le novità: l'attribuzione degli indici di rischio - compresi tra 1 e 4 - alle manifestazioni sportive, attribuiti in base a specifici indicatori tra i quali le caratteristiche e i requisiti strutturali degli impianti, i profili delle tifoserie e la tipologia della gara.

La decisione delle date e degli orari delle partite sarà comunque svincolata dall'attribuzione dell'indice di rischio anche se indicativamente le gare più difficili saranno disputate di giorno.

Bilancio positivo anche su…

  • L'introduzione dei biglietti nominativi: ha permesso di rilevare anche eventuali abusi da parte delle rivendite, portando alla revoca di alcune licenze.
  • Il controllo degli striscioni: dai 97 striscioni non autorizzati dell'aprile di quest'anno si è arrivati ai 14 dell'ultima giornata di campionato. Questo conferma la validità dei criteri di valutazione adottati per garantire che i messaggi contenuti siano adeguati al contesto calcistico.
15/06/2007
(modificato il 19/12/2007)
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