Alcune storie con protagonisti i poliziotti di quartiere

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Il poliziotto di quartiere

Tante sono le storie che hanno visto protagonista il poliziotto di quartiere, a noi piace ricordarne alcune particolarmente curiose: c'è quella di una persona non vedente che è caduta in un cantiere stradale non protetto da transenne; un agente si è accorto che l'uomo stava oltrepassando alcuni operai distratti, ha cercato di impedirne la caduta e ha soccorso il malcapitato evitando danni più gravi.

Ricordiamo poi la storia di un poliziotto di quartiere che ha rischiato anche lui di finire sotto la metropolitana per salvare una donna che camminava sui binari: è riuscito però ad afferrare l'aspirante suicida appena in tempo, prima del passaggio del treno.

Ancora, un'altra di una irreprensibile signora, impiegata di un ufficio pubblico nuorese, diventata la "killer dei platani" della zona; dopo alcuni appostamenti è stata smascherato e bloccato il "misterioso attentatore": la donna, armata di bidoncini di varechina e kerosene, ne versava il contenuto sulle radici dei platani e candidamente confessava di doverlo fare perché gli alberi disturbavano la ricezione dei programmi televisivi e radio.

C'è poi la storia di un uomo che ha lasciato in auto per tutta la giornata il proprio cane bassotto perché abbaiava. Alcuni commercianti della zona hanno segnalato il fatto alla pattuglia del poliziotto di quartiere, che ha rintracciato, denunciato e multato l'uomo; quest'ultimo ha raccontato alla polizia di averlo lasciato in auto perché il continuo abbaiare del cane infastidiva i vicini!

Infine per chiudere questa breve rassegna c'è il caso particolare che ha permesso di salvare la vita a un bambino di 2 anni. E' stato determinante il fatto che il servizio del poliziotto di quartiere si svolge anche camminando: già, perché i due agenti che si trovavano a fare servizio a piedi a Ostia, centro vicino Roma, così come le regole impongono, ha permesso di notare il piccolo che si accasciava sul passeggino condotto dai genitori, con sintomi evidenti di soffocamento. Il bimbo, che era diventato cianotico a causa di un rigurgito, veniva soccorso immediatamente dagli agenti che chiedevano l'intervento di una Volante che si trovava nei paraggi. Pochi secondi e bambino, papà, mamma e poliziotti "volavano" al pronto soccorso dell'ospedale "Grassi". Nel frattempo i genitori, presi dal panico, avevano chiamato il 118, ma l'ambulanza avrebbe comunque impiegato dei minuti preziosi a prelevare il bimbo. Da lì la decisione degli agenti che poi si è rivelata giusta: la tempestività dell'intervento e la velocità nel trasporto in ospedale sono stati determinanti per la salvezza del piccolo.

20/01/2006
(modificato il 19/12/2007)
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