Dirigenti comunali taroccavano le buste paga gonfiandosi gli stipendi

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Ci sono voluti 10 mesi di indagini e l'analisi di centinaia di documenti informatici e cartacei per scoprire che tre dirigenti comunali di Atripalda, vicino ad Avellino, si aumentavano arbitrariamente gli stipendi.

Secondo la denuncia sporta dal sindaco della cittadina negli uffici della Squadra mobile di Avellino, i tre, approfittando della loro posizione dirigenziale e delle loro competenze informatiche, inserivano, sulla propria busta paga, voci non corrispondenti all'effettiva attività prestata; creavano poi mandati di pagamento falsati in modo da scongiurare il controllo ed inviavano tali retribuzioni "taroccate" alla tesoreria comunale, che emetteva i pagamenti degli stipendi.

Le anomalie sul sistema informatico di contabilizzazione degli stipendi comunali venivano segnalate dai responsabili al primo cittadino che insieme ai propri dipendenti raccontava tutto in questura.

Con disinvoltura, in alcuni casi, le buste paga gonfiate venivano utilizzate per ottenere benefici di credito per la cessione del quinto dello stipendio presso alcune società di finanziamento.

Gli uomini della Mobile, già a dicembre, avevano ottenuto il sequestro preventivo di beni per 162 mila euro, a carico dei tre indagati per evitare che si disfacessero della ricchezza acquisita illegalmente.

Oggi i tre, grazie all'ordinanza del tribunale, sono stati sospesi cautelarmente dal loro lavoro.

14/01/2016
Parole chiave:
avellino - truffa - impiegati