Imprenditori denunciano la mafia: 21 arresti a Gela
Commercianti e imprenditori gelesi hanno cominciato a ribellarsi alle
continue pressione degli "strozzini" ed il risultato è che la Squadra mobile di Caltanissetta, in collaborazione con il commissariato di
Gela, della Squadra mobile di Livorno e con l'ausilio del Reparto prevenzione
crimine e delle Unità cinofile, ha arrestato 21 persone.
Si tratta di un'operazione antimafia, denominata "Redivivi", che ha permesso agli agenti di ricostruire i nuovi assetti della mafia gelese nonché i suoi affari, realizzati anche grazie ad alleanze che superavano i confini provinciali. Sono stati inoltre scoperti i vertici dell'organizzazione, essendo stato individuato il "reggente" della famiglia di Gela, oggi arrestato.
Le indagini sono iniziate sulla base delle dichiarazioni di alcuni imprenditori gelesi che, nel 2014, hanno deciso di ribellarsi e a collaborare con gli investigatori grazie anche al supporto dell'associazione antiracket di Gela.
Le vittime erano stanche di subire minacce e intimidazioni da parte dei membri del clan che volevano estrometterli dal mercato del recupero di materiali plastici e ferrosi nelle serre dell'agro gelese e hanno deciso di denunciare alla Polizia.
Il gruppo criminale, oltre alle estorsioni, aveva messo in piedi un traffico di stupefacenti talmente redditizio che riusciva a sostenere l'intera cosca, forte anche dell'alleanza con membri della "Stidda" ragusana.
Il capo della Polizia Alessandro Pansa, dopo essere stato raggiunto telefonicamente dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, ha
rivolto ai Questori di Catania e Caltanissetta il proprio compiacimento, ringraziando gli uomini e le donne della Polizia di Stato che, con il loro
straordinario impegno e la loro professionalità, sono riusciti a disarticolare importanti frange criminose operanti a Catania e
nell'hinterland etneo oltre che a decapitare importanti vertici di cosa nostra Gelese.
Il Prefetto Pansa ha riconosciuto come gli arresti effettuati siano il frutto di un generalizzato incremento delle attività investigative
della Polizia di Stato e di una sempre costante attenzione ai fenomeni delittuosi associativi che affliggono alcune aree del nostro paese.
"Grazie a queste operazioni" riconosce Pansa "si realizzano importanti riaffermazioni della legalità che rinforzano la sicurezza del
cittadino e garantiscono la costante presenza e vicinanza delle istituzioni in momenti comunque difficili per gli scenari interni ed
internazionali".