Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale

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ORIGINI

L'Ufficio Centrale Interforze Sicurezza Personale -UCIS- è stato istituito per effetto del Decreto Legge 6 maggio 2002 n.83, convertito con modificazioni nella Legge 2 luglio 2002 n.133 che, all'art.1, prevede che il Ministro dell'Interno, quale Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza, adotti i provvedimenti ed impartisca le direttive per la protezione delle personalità istituzionali nazionali ed estere, nonché delle persone soggette, per funzioni o per altri comprovati motivi, agli specifici pericoli o minacce individuati dalla norma.

Per l'espletamento di tali compiti, il Ministro dell'Interno si avvale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nel cui ambito è istituito l' UCIS al fine di assicurare, in via esclusiva ed in forma coordinata, l'adozione delle misure di protezione e di vigilanza, in conformità alle direttive del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

Con il Decreto del Ministro dell'Interno del 28 maggio 2003 si è provveduto a dare attuazione al surrichiamato art.1 della Legge 2 luglio 2002 n.133, riorganizzando il sistema delle misure di protezione, al fine di garantire la massima certezza e celerità procedurale, l'ottimale sviluppo del circuito informativo, la piena efficacia e tempestività delle decisioni.

ORGANIZZAZIONE

L'organizzazione interna dell' UCIS, regolata dal Decreto Interministeriale del 19 settembre 2002, prevede l'articolazione in quattro Uffici, alla direzione dei quali sono preposti, a rotazione, Dirigenti Superiori della Polizia di Stato e Generali di Brigata dell'Arma dei Carabinieri.

A seguito del Decreto del Ministro dell'Interno del 22 ottobre 2012, con il quale è stato istituito il posto di funzione di Capo Ufficio di Staff dell'Ufficio Affari Generali e Programmazione dell'UCIS, a decorrere dal 1 febbraio 2014 la direzione dell'indicato ufficio è stata conferita , con decreto del Capo della Polizia, ad un Vice Prefetto.

La direzione dell'Ufficio Centrale è affidata ad un Prefetto o Dirigente Generale della Pubblica Sicurezza, ovvero ad un Generale dell'Arma dei Carabinieri di livello equiparato.

All'ufficio è assegnato personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e dell'Amministrazione Civile dell'Interno; può essere, altresì, assegnato personale del Corpo della Guardia di Finanza , di ogni altra amministrazione civile e militare dello Stato, nonché due esperti nominati dal Ministro dell'Interno.

UFFICIO AFFARI GENERALI E PROGRAMMAZIONE

L'Ufficio svolge attività di supporto al Direttore Centrale nella definizione degli obiettivi gestionali, delle linee di intervento e nella predisposizione di programmi e progetti finalizzati, nonché nell'adozione di provvedimenti di organizzazione interna e del coordinamento delle attività delle articolazioni dell'Ufficio e della comunicazione interna.

Ha la responsabilità delle attività inerenti l'osservanza delle disposizioni in materia di segreteria di sicurezza.

E' l'ufficio referente per il sindacato ispettivo parlamentare, per l'applicazione della normativa sulla tutela della salute e dei luoghi di lavoro, nonché per il contenzioso e gli aspetti normativi afferenti la materia della sicurezza personale.

I - UFFICIO ANALISI

Tale Ufficio è proposto alla raccolta, valutazione ed analisi di tutte le informazioni relative alle situazioni personali a rischio, acquisite dagli organismi centrali di intelligence e dalle Forze di Polizia.

E' preposto, altresì, a curare i rapporti con le Questure e gli Uffici provinciali per la sicurezza personale istituiti presso gli Uffici Territoriali del Governo.

Questi ultimi curano la raccolta e l'analisi preliminare delle informazioni relative a situazioni personali a rischio acquisite a livello locale, a seguito delle quali i Prefetti formulano all'UCIS proposte motivate sull'adozione, sulla modifica e sulla revoca delle misure di protezione e vigilanza, in relazione alle quali il Direttore dell'UCIS, in conformità alle direttive del Capo della Polizia, adotta le determinazioni di competenza.

Per il tramite dell'Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia, il

I Ufficio cura il raccordo internazionale con le competenti strutture degli altri Paesi per le esigenze connesse alle modalità di impiego delle Forze di Polizia italiane di scorta a personalità istituzionali nazionali che si recano all'estero, nonché per le esigenze relative allo scambio informativo in materia di addestramento , equipaggiamento e modalità operative del personale impiegato nei servizi di protezione e vigilanza.

E', altresì, preposto agli adempimenti delle procedure di emergenza e alla gestione delle risorse umane dell'Ufficio.

II - UFFICIO SERVIZI DI PROTEZIONE E VIGILANZA

L'Ufficio II è preposto all'individuazione delle modalità di attuazione dei servizi di protezione e di vigilanza e dei moduli comportamentali conseguenti.

Cura la pianificazione operativa e delle risorse assegnate per le esigenze connesse all'attività di prevenzione a tutela dell'incolumità delle persone ritenute a rischio e assicura la corretta applicazione delle disposizioni concernenti le misure di protezione e vigilanza.

III - UFFICIO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

L'Ufficio III provvede alla predisposizione dei criteri relativi alla formazione e all'aggiornamento del personale delle Forze di Polizia impiegato nei compiti di protezione e di vigilanza previsti dalla specifica normativa, curando i rapporti con le strutture competenti alla formazione ed aggiornamento in argomento.

Cura lo studio e l'analisi degli specifici programmi e forme di addestramento utilizzati in altri Paesi per il personale di polizia impiegato in compiti analoghi.

IV - UFFICIO PER L'EFFICIENZA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI SPECIALI

L'Ufficio IV, al fine di determinare i criteri per la verifica dell'idoneità dei mezzi e degli strumenti speciali utilizzati per i servizi di protezione e vigilanza, provvede al monitoraggio dell'efficienza delle dotazioni in argomento, curando i rapporti con gli enti e le società specializzate nel settore e provvedendo all'acquisizione delle informazioni relative alle innovazioni anche tecnologiche adottate in altri paesi.

11/11/2015
(modificato il 23/04/2016)
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