Emozioni "verticali" con il calendario 2016 della Polizia

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massimo sestini per il calendario 2016Un calendario da collezione presuppone una realizzazione speciale, particolare, unica. Per il 2016 la Polizia di Stato ha scelto un professionista del fotogiornalismo che quest'anno è stato tra i vincitori del premio General News del World Press Photo; dal 1955, uno dei più importanti premi fotogiornalistici al mondo.

Massimo Sestini, 52 anni è da trenta impegnato nell'arte della fotografia ed è sempre alla ricerca dello scatto unico, particolare, come quello zenitale che contraddistingue la sua firma: lo Zenit, ovvero la ripresa perpendicolare, è una prospettiva che a livello grafico offre un impatto dimensionale totalmente opposto a quello che si vede dal basso. Tra i suoi reportage ha documentato la stagione degli omicidi di mafia in Sicilia, la strage di Capaci e i disastri causati dai terremoti in Italia.

Abituato, nel suo lavoro di fotoreporter, in parte a progettare il servizio ma soprattutto a improvvisare e a prendere decisioni al momento, il suo stile nasce proprio dalla necessità di fare foto diverse da quella di tutti gli altri colleghi. Per questo in molte situazioni ha realizzato scatti dall'alto in modo da avere una prospettiva diversa e cogliere particolari che dal basso non si notano.

massimo sestiniQual è il suo modo di affrontare un lavoro?

Ho imparato che nel mio modo di intendere la fotografia spesso e volentieri all'ultimo minuto tutto cambia o potrebbe cambiare. Quindi, quando sono sul posto, so che devo affrontare una situazione in cui anche se tutto volge al peggio e sembra impossibile, non devo mai pensare di non farcela.

Qual è la differenza tra fare foto per i giornali e fare le foto per un calendario?

Fare un calendario è la cosa più bella del mondo perché a differenza delle foto giornalistiche non devi stare a pensare ai tempi ristretti che hanno le redazioni. Fare un calendario ti da la possibilità di progettare e realizzare un'idea in totale libertà. Ti fa riassaporare il gusto di fare fotografia.

Qual è stata l'idea ispiratrice per rappresentare la Polizia di Stato?

Questo deve essere un calendario memorabile, unico. Quindi ho pensato a delle foto che potessero essere scattate dall'alto verso il basso (Zenit) o dal basso verso l'alto (Nadir). Ho ritratto con questo stile situazioni rappresentative e operative della professione del poliziotto.

Sono iniziate le prenotazioni del calendario, cosa spera di trasmettere ai tanti amici della Polizia di Stato?

Vorrei far nascere l'interesse di vedere le cose che abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni, da una prospettiva diversa perché questo ci da la possibilità di apprezzarla di più, ci rende più consapevoli di quanto sia bella.

Non è la prima volta che collabora con la Polizia di stato, che cosa le è rimasto delle precedenti esperienze?

Mi sono reso conto di quanto le persone che appartengono alla Polizia di Stato svolgono il loro lavoro con dedizione, danno il massimo anche in condizioni estreme e non parlo solo di coloro che fanno servizio operativo ma ad esempio anche di coloro che sotto il sole cocente fanno l'accoglienza dei migranti.

il barcone di migranti di Massimo sestini

Come è nata la foto del barcone che ha vinto il World Press Photo?

Sono stato 12 giorni su una fregata della Marina impegnato in un reportage sui migranti, ed ogni giorno sono stato in attesa del momento ideale per realizzare quello che avevo in mente: trovarsi all'improvviso sullo Zenit di un barcone pieno di migranti e cogliere il loro saluto di speranza per essere stati avvistati. L'attesa è stata premiata in tutti i sensi.

21/07/2015
(modificato il 22/07/2015)
Parole chiave:
calendario 2016 - unicef