Sicurezza in banca: accordo tra Polizia e Abi
La sicurezza in banca è una priorità di tutti i cittadini. Compito degli istituti bancari e delle forze dell'ordine
è quello di tutelarci. Come? Migliorando la prevenzione con un efficace e tempestivo scambio di informazioni. Con questo scopo è
stato firmato oggi, nell'ambito del convegno "Banche e sicurezza 2006", un protocollo di collaborazione tra il Dipartimento di pubblica sicurezza
del ministero dell'Interno e l'Associazione bancaria italiana.
A firmare l'accordo a Palazzo Alteri a Roma hanno provveduto il vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza Alessandro Pansa e
il direttore generale dell'Abi Giuseppe Zadra. Il piano prevede la creazione di una vera e propria task force grazie a cui banche e Polizia di
Stato potranno scambiarsi informazioni utili con lo scopo di prevenire furti e rapine. Questo potrà avvenire perché le analisi
dettagliate che si produrranno con la collaborazione tra Polizia e banche saranno utili per individuare le misure di difesa più
opportune.
Le informazioni avranno un flusso continuo e in tempo reale, grazie anche a un monitoraggio sul territorio nazionale, attraverso
l'Ossif (Osservatorio sulla sicurezza fisica in banca). L'obiettivo - secondo il prefetto Pansa - è dunque quello di "mettere in comune" le
esperienze dei soggetti pubblici e privati "al fine di delimitare, secondo criteri scientifici, le prassi applicative migliori in grado di
indirizzare con efficacia l'azione di prevenzione e di repressione dei fenomeni criminali". Un'intesa che può diventare un modello, non
riferito solo al contesto nazionale, "ma è diretto all'incremento della cooperazione internazionale", aggiunge Pansa.
La task force sarà composta da rappresentanti del Servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia
criminale, dell'area degli affari della polizia amministrativa e sociale dell'ufficio per l'amministrazione generale del dipartimento della
Pubblica Sicurezza, da personale qualificato dell'Abi, oltre che dalle 20 banche del comitato di gestione dell'Ossif e dal gruppo di studio tecnico
dell'Abi per la sicurezza.
Sono previste riunioni ogni sei mesi, ma anche ulteriori incontri in seguito a eventi di particolare rilevanza. Inoltre saranno
verificati i risultati conseguiti e saranno realizzati documenti di analisi finalizzati allo sviluppo di politiche della sicurezza.
(modificato il 19/12/2007)