A Peschiera del Garda il giuramento degli allievi agenti
Sono pronti per prendere servizio nelle nostre città i 214 agenti della scuola di Peschiera del Garda che oggi hanno prestato giuramento (video), non nella caserma come avvenuto in passato, ma nella bella piazza Ferdinando di Savoia della cittadina veneta.
Ad assistere alla suggestiva cerimonia, alla presenza della Bandiera della Polizia di Stato e del prefetto Filippo Dispenza, in rappresentanza del capo della Polizia, le autorità civili e militari, i tanti familiari degli ormai ex allievi e i molti cittadini di Peschiera.
Nel suo intervento il prefetto Dispenza (testo integrale) ha detto ai nuovi agenti: "Siate fieri di appartenere ad una Istituzione fondamentale per la sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini. E siatene degni. Dovrete essere un solido e sicuro punto di riferimento per i cittadini".
Per l’occasione in prossimità della piazza sono stati esposti il Pullman Azzurro, per portare messaggi di sicurezza ed educazione stradale alle scolaresche, alcune auto storiche e la Lamborghini “Huracan”, utilizzata sia in attività operative sia per il trasporto urgente di sangue e organi; presenti anche due unità del Reparto a cavallo e mezzi della Squadra nautica locale.
La sera prima del giuramento, sempre in piazza Ferdinando di Savoia, la Banda della Polizia di Stato ha eseguito un concerto, con l’esecuzione di diversi brani musicali e marce, a cui hanno assistito i cittadini e molti turisti.
Negli otto mesi di corso, i 190 uomini e le 24 donne, con un’età media di 26 anni e provenienti per lo più dalle regioni del Centro Italia, sono stati addestrati e preparati giuridicamente ad affrontare la “strada” al servizio dei cittadini. Molti di loro hanno alle spalle importanti esperienze nelle Forze armate, anche con missioni all'estero.
I neo agenti hanno dedicato il loro corso alla memoria dell’agente Pietro Pezzi, frequentatore della stessa Scuola nel 2016, deceduto, insieme ad una collega, il 16 settembre 2017 a Ravenna, durante un incidente stradale in servizio.
Il coronamento di un sogno
Al grido di “Lo giuro” tutti gli agenti hanno coronato il sogno di entrare in Polizia come Jessica che ci ha raccontato che “Da bambina vedevo in strada queste macchine bianche e blu da cui scendevano questi signori che mi sembravano dei giganti, e mio padre che mi diceva “loro ci proteggono!”. La strada per arrivarci non è stata facile, anzi! Non potrò mai dimenticare il nodo in gola quanto lessi la graduatoria. Ora che sono arrivata alla fine di questo percorso, posso dire di essere cresciuta veramente: quella bambina che guardava con occhi sognanti i giganti vestiti di blu, ora cammina al loro fianco”.
Anche Francesco (testo integrale) ci dice che quando è arrivato alla scuola e ha trovato ad aspettarlo una divisa da indossare ha provato una gioia immensa: “Per chi è cresciuto in una famiglia di poliziotti come me questa gioia diventa una festa, la continuazione di una strada accanto alla quale hai vissuto tutta la tua vita. Quel ‘Da grande voglio prendere i cattivi come papà’ che diventa realtà.
Non è facile riassumere in poche parole una trasformazione così radicale avvenuta nel giro di pochi mesi, ma posso dire di sentirmi pronto a mettermi in gioco, ad aiutare veramente il prossimo. Ora sono un poliziotto. Ora sono qui, proprio io. Quello che da bambino si metteva un cappello e una giacca troppo grandi per lui...e sognava”.
Antonio Fantozzi