Operazione "Km 24": fermata banda di spacciatori a Reggio Calabria

CONDIVIDI

Spaccio di drogaLa loro base operativa si trovava a Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, ma spacciavano droga in un'area che si estendeva dal versante ionico alla provincia reggina, fino ad arrivare a Villa San Giovanni.

L'attività dei criminali è stata interrotta dai poliziotti della Squadra mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Condofuri, che al termine dell'operazione "Km 24" (della strada statale Melito di Porto Salvo) hanno arrestato 22 persone, 17 delle quali sono finite in carcere e 5 ai domiciliari. Sale così a 32 il totale degli arresti effettuati nell'ambito dell'indagine, iniziata nel maggio 2009 e terminata nel 2011.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, vendita, detenzione, trasporto e cessione illecita di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed eroina. Alcuni degli arrestati devono rispondere anche del reato di morte come conseguenza di altro delitto, avendo provocato la morte per overdose di un uomo al quale avevano ceduto sostanza stupefacente.

Viene anche contestato un episodio di estorsione: infatti, al fine di ottenere il corrispettivo in denaro di una cessione di droga, è stata minacciata la madre di uno degli acquirenti che le avrebbero picchiato il figlio, qualora non avesse pagato il debito.

L'attività investigativa si è avvalsa dell'impiego di intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti e pedinamenti, che hanno consentito di fare luce sull'organizzazione e l'attività illecita del gruppo criminale.

Il vertice del gruppo era costituito da quattro uomini, poi c'erano i fiancheggiatori, coloro che si occupavano di acquistare la merce nella zona di Africo, nella Locride, e trasportarla sulle piazze di spaccio, dove gli spacciatori provvedevano a venderla.

Al fine di limitare i controlli delle Forze dell'ordine, i venditori concordavano con i clienti luogo d'incontro e quantità di sostanza stupefacente. Anche uno squillo era sufficiente per far capire all'interlocutore cosa fare e dove andare. In caso di variazioni del programma, bastava un messaggio e gli accordi venivano subito rettificati.

10/02/2015