Camorra: fermato a Roma traffico di rifiuti
La Polizia di Stato di Roma ha concluso un'indagine che ha interrotto l'attività di un'organizzazione criminale specializzata nel traffico illecito di rifiuti speciali.
L'attività investigativa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Capitale e condotta a termine in collaborazione con la Polizia provinciale, ha portato all'esecuzione di 14 ordinanze di custodia cautelare.
Le misure di sicurezza sono state eseguite a Roma, Napoli, Salerno, Novara, Pavia, Macerata e Frosinone, e gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di rifiuti speciali, in violazione di numerose disposizioni del Testo unico dell'ambiente, nonché di falsità materiale e ideologica in atti pubblici.
I reati sono aggravati dal fatto che gli appartenenti all'associazione criminale avrebbero fornito il loro contributo nella commissione dei reati a vantaggio di un gruppo organizzato impegnato in attività illecite in più di uno Stato.
In particolare l'organizzazione si occupava di ricevere, trasportare e cedere notevoli quantità di rifiuti speciali, gestendoli in modo totalmente abusivo.
Gli agenti della Squadra mobile hanno agito alle prime luci dell'alba di oggi, eseguendo anche numerose perquisizioni e sequestri in diverse regioni italiane.
Tra le attività più significative dell'organizzazione criminale si evidenzia la raccolta di indumenti usati, prodotti tessili e accessori di abbigliamento da rivendere in diversi Paesi europei e africani.
Secondo gli investigatori al vertice del gruppo c'era un boss della camorra, leader del clan dei Cozzolino, attivo nella zona di Portici-Ercolano (Napoli).