Roma: si lancia dalla finestra, poliziotto lo afferra

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Storia a lieto fine per un giovane di 20 anni salvato dalla Polizia e "standing ovation" per i due agenti protagonisti del salvataggio, ringraziati personalmente non solo dai famigliari del ragazzo ma anche dalle tante persone che si erano radunate in strada.

Dopo un litigio con la madre ha perso il controllo delle sue azioni e la donna, preoccupata per le sorti del figlio, si è rivolta al 113 ed ha chiesto aiuto.

Sul posto sono intervenuti gli agenti del Reparto Volanti che una volta contattata la donna, trovata ad attenderli in strada, sono saliti al piano per prestare soccorso al ragazzo.

Appena entrati nell'appartamento, vedendo il ragazzo al centro della stanza, gli agenti si sono subito resi conto del suo stato di agitazione ed hanno deciso di tenersi a distanza cercando nel contempo di instaurare un rapporto verbale con lui.

Ma il tentativo non ha dato i frutti sperati e il giovane ha prima minacciato di gettarsi nel vuoto dalla finestra della sua camera, peraltro già aperta, e poco dopo è passato alle vie di fatto. Presa la rincorsa, infatti, ha messo un piede sul termosifone e si è lanciato nel vuoto. Fortunatamente uno dei due poliziotti, quello più prossimo e che aveva tentato di instaurare un contatto con lui, aspettandosi l'azione, non si è fatto trovare impreparato ed è riuscito ad afferrare il braccio del 20enne prima che potesse precipitare.

Purtroppo l'atteggiamento non collaborativo del ragazzo, che sospeso nel vuoto continuava a dimenare le gambe aumentando il proprio peso corporeo, ha messo a dura prova la resistenza fisica del poliziotto e il secondo agente, per evitare che lo stesso fosse trasportato all'esterno e precipitasse insieme al ragazzo, lo ha sorretto per le gambe. Durante questi fasi intanto, altri agenti accorsi in ausilio, vista la situazione di pericolo che si era venuta a creare e in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco, giunti poco dopo, si sono organizzati con attrezzature di fortuna, ed hanno costruito una sorta di telone con delle coperte, sotto le quali erano stati posizionati dei materassi. Questo per cercare di attutire il più possibile l'eventuale caduta del ragazzo.

Fortunatamente, dopo diversi minuti e quando ormai le forze degli agenti stavano venendo meno, il giovane, che per tutto il tempo era stato esortato dal poliziotto a collaborare, visto che il loro intervento era finalizzato al solo scopo di aiutarlo, si è convinto e, come gli è stato suggerito dall'operatore, ha poggiato i piedi sul motore di un condizionatore posizionato tra il secondo e il terzo piano. Questo gesto ha permesso ai poliziotti di guidare il ragazzo, facendolo passare sul cornicione, fino alla finestra del secondo piano dove è stato afferrato dallo zio che lo ha aiutato a rientrare all'interno.

Subito dopo, chiamata dalla Polizia, sul posto è giunta anche la guardia medica che dopo aver visitato il ragazzo ha disposto che lo stesso fosse accompagnato in ospedale per ulteriori accertamenti.

Anche i due agenti protagonisti del salvataggio sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari a causa di alcune escoriazioni procuratesi nel corso del salvataggio.

03/12/2014
Parole chiave:
fatti del giorno