Bergamo: stop allo spaccio in città

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Importavano all'ingrosso dall'Albania grandi quantitativi di marijuana per poi rifornire, al dettaglio, gli spacciatori della provincia di Bergamo. Questo è quanto è stato scoperto al termine di un'indagine della questura lombarda che oggi, nell'Operazione White and green, ha eseguito otto ordini di custodia in carcere e due arresti per detenzione di marijuana.

La rete di rifornimento

Tra i fermati, due cittadini albanesi tenevano i contatti con la madrepatria, curando l'importazione di marijuana attraverso navi che arrivano in Italia a Brindisi e ad Ancona.

Dai porti italiani, i due provvedevano al trasporto in città dove rivendevano, agli spacciatori, la marijuana.

Lo spaccio in città

I due grossisti rivendevano la marijuana a italiani, rumeni e connazionali che, al dettaglio, la spacciavano poi in tutta la provincia orobica.

Nella rete di spaccio erano coinvolti anche due albanesi che risultano al momento irreperibili, probabilmente nascosti in Albania.

Le indagini

La squadra mobile, monitorando l'attività criminale, aveva notato che alcuni spacciatori avevano cominciato a vendere un tipo diverso di droga; si era notato, infatti, una massiccia immissione di cocaina che sostituiva la marijuana.

Questo cambiamento veniva messo subito in relazione con due grossi sequestri di marijuana avvenuti nei porti di Ancona e Brindisi. I due "grossisti" albanesi non si erano persi d'animo passando dalla droga verde(marijuana) alla droga bianca (cocaina), da qui il nome dell'operazione.

Le indagini degli investigatori ricostruivano così tutta la "filiera" di spaccio, individuando 10 persone coinvolte nell'attività, 8 delle quali arrestate oggi. Nel corso delle 21 perquisizioni delegate dalla magistratura, sono finiti nella rete della polizia anche altri due spacciatori ai quali sono stati trovati tre chili di marjuana, pronti per essere spacciati.

27/11/2014