Programma semestre europeo

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Giustizia e Affari interni

La Presidenza si impegnerà a valutare l'attuazione e la corretta applicazione delle misure già adottate, e incoraggerà il Consiglio a contribuire alla piena attuazione degli orientamenti strategici per la programmazione legislativa e operativa nell'ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, come stabilito dal Consiglio europeo di giugno 2014.

GIUSTIZIA

Giustizia per la crescita

La Presidenza manterrà uno stretto legame tra le politiche in materia di giustizia e affari interni e le questioni relative alla crescita economica e alla stabilità. A tal fine, particolare attenzione sarà dedicata alla messa a punto della revisione del regolamento (CE) n 1346/2000 sui procedimenti per insolvenza, che prevede un procedimento alternativo al fallimento o all'insolvenza di gruppi transfrontalieri di imprese.

La revisione del Regolamento (CE) n. 861/2007 sul procedimento europeo per le controversie di modesta entità è anch'essa una priorità della Presidenza italiana, al fine di incrementare l'uso e l'efficienza della procedura prevista dal Regolamento.

La Presidenza continuerà inoltre a portare avanti i lavori sul regolamento per un diritto comune europeo della vendita.

Protezione dei dati

La Presidenza si adopererà per garantire la coerenza del quadro normativo per la protezione dei dati personali, attraverso i vari settori di intervento nel settore della giustizia e degli affari interni. In particolare, lavorerà al fine di garantire un approccio coerente in materia di protezione dei dati nelle diverse proposte di legge in esame, in particolare per quanto riguarda Ufficio europeo di polizia (Europol), Eurojust e la Procura europea (EPPO)

Compiere progressi sostanziali sul Pacchetto di protezione dati è tra le priorità della Presidenza italiana.

Particolare attenzione sarà riservata ai quadri normativi per lo scambio di dati personali con paesi terzi per ragioni di ordine pubblico e per la prevenzione di reati gravi.

Diritto Civile

La Presidenza mira a raggiungere un risultato significativo per quanto riguarda i negoziati sul Regolamento che semplifica l'accettazione di determinati documenti pubblici in ambito UE e abolisce la prescrizione di autentica relativamente a questi documenti. L'adozione di tale strumento agevolerà la libera circolazione e la libertà di stabilimento dei cittadini e delle imprese, riducendo parallelamente i costi di autenticazione.

La Presidenza italiana continuerà inoltre a portare avanti i lavori sul Regolamento in relazione a competenza, legge e riconoscimento applicabili ed esecuzione delle decisioni in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate, nonché sul Regolamento in relazione a competenza, legge e riconoscimento applicabili ed esecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali tra coniugi.

Diritto penale

La Presidenza si concentrerà sulla realizzazione di progressi nei negoziati in seno al Consiglio sulla proposta per un regolamento sull'istituzione di una procura europea (EPPO) che, in collaborazione con le autorità degli Stati membri, possa indagare, perseguire e portare davanti alla giustizia gli autori di reati che incidano sul bilancio dell'Unione europea. In questo contesto, la Presidenza avvierà negoziati con il Parlamento europeo in merito proposta di una direttiva sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea, sulla base di un approccio generale già stabilito, al fine di progredire verso la sua adozione. Parimenti, particolare attenzione sarà riservata alla proposta di un regolamento per la riforma dell'Eurojust allo scopo, tra l'altro, di consentire a questa Unità di svolgere le attività necessarie per coadiuvare l'EPPO.

La Presidenza si adopererà per fare progressi sulle proposte legislative della Commissione in materia di tutela dei diritti degli indagati o imputati nell'ambito dei procedimenti penali, al fine di ottenere progressi decisivi nell'attuazione della tabella di marcia 2009. In particolare, la Presidenza porterà avanti il ​​dialogo con il Parlamento europeo sulla proposta per una direttiva sulle garanzie procedurali per i minori indagati o imputati in procedimenti penali, e aprirà il dibattito in seno al Consiglio sulle proposte per direttive relative alla presunzione d'innocenza e all'assistenza legale.

I criminali e le organizzazioni a delinquere dovrebbero essere privati ​​dei proventi di qualsiasi natura, e comunque acquisiti, derivanti dalle loro attività illecite; in questa prospettiva, la Presidenza intende promuovere dibattiti su come il principio del mutuo riconoscimento potrebbe essere applicato a tutte le forme di confisca dei beni in esecuzione di una decisione giudiziaria.

La formazione giudiziaria

L'istituzione di una Procura europea, insieme con l'adozione di strumenti sempre più sofisticati di cooperazione tra le autorità giudiziarie in materia penale e civile, richiede un'adeguata formazione dei giudici, dei pubblici ministeri e delle altre parti interessate nel settore della giustizia. La Presidenza intensificherà il dialogo con la Commissione, nel contesto del nuovo quadro finanziario pluriennale per la Giustizia, al fine di perseguire la piena attuazione degli obiettivi definiti nella comunicazione sulla formazione giudiziaria, in piena collaborazione con la Rete europea di formazione giudiziaria (REFG), la cui struttura deve essere rafforzata.

Detenzione

Tenuto conto delle conclusioni del programma del Consiglio europeo di Stoccolma e del Libro verde della Commissione sull'applicazione della normativa dell'UE sulla giustizia penale in materia di detenzione, la Presidenza promuoverà il rafforzamento della fiducia reciproca e la valorizzazione del mutuo riconoscimento nel campo della detenzione, appoggiando l'attuazione delle Decisioni quadro del Consiglio: 2008/909/GAI relativa al reciproco riconoscimento delle sentenze in materia penale, 2008/947/GAI sul riconoscimento reciproco delle sentenze e delle decisioni di sospensione condizionale e 2008/829/JHA sul reciproco riconoscimento delle decisioni di affidamento alla vigilanza come alternativa alla detenzione cautelare.

La Presidenza inoltre promuoverà lo scambio di migliori pratiche nella gestione degli istituti carcerari.

Giustizia elettronica

La Presidenza si adopererà per il completamento dei lavori relativi alla proposta della Commissione sulla giustizia elettronica, che mira a stabilire un quadro giuridico per facilitare l'accesso alla giustizia in tutti gli Stati membri e favorire la cooperazione giudiziaria in materia civile, penale e amministrativa a livello europeo. Particolare attenzione sarà rivolta alla ricerca di un compromesso tra un minimo di norme e la necessità di integrare il quadro giuridico per la giustizia elettronica.

Inoltre, la Presidenza italiana incoraggerà l'ampia diffusione della "European Case Law Identifier" (ECLI) e della "European Legislation Identifier" (ELI) nella banca dati giudiziaria in tutti gli Stati membri, nonché un dialogo più stretto con la Rete delle Corti supreme, al fine di incrementare il numero di servizi disponibili sul portale della giustizia elettronica, soprattutto in connessione con questioni di carattere civile.

AFFARI INTERNI

Migrazione

Tenendo presente che l'Unione europea è soggetta a pressioni migratorie strutturali, la Presidenza, in parte come conseguenza dei profondi cambiamenti sociali e politici che interessano vaste regioni limitrofe, incoraggerà il Consiglio ad aggiornare la propria azione, tenendo conto anche della comunicazione della Commissione europea sull'esito dei lavori della "task force per il Mediterraneano", istituita dal Consiglio GAI dell'ottobre 2013 e approvata nelle conclusioni del Consiglio europeo di ottobre e dicembre 2013. In questo contesto, il Consiglio intende promuovere l'attuazione delle linee d'azione della "Mediterranean Task Force".

La Presidenza intende proseguire nel monitoraggio e nell'attuazione delle strategie delineate nella "Azione dell'UE sulle pressioni migratorie", invitando l'Unione europea a concentrare la propria attenzione sulla necessità di coordinare le azioni intraprese dagli Stati membri con il ruolo centrale svolto dalle competenti agenzie dell'UE quali l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne (FRONTEX), l'Ufficio europeo di polizia (Europol) e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EASO).

Inoltre, vuole sostenere pienamente gli sforzi di FRONTEX volti a concludere accordi di cooperazione operativa con i paesi terzi in materia di controllo delle frontiere e di lotta contro l'immigrazione irregolare, che dovrebbero promuovere la partecipazione dei paesi terzi interessati.

La Presidenza italiana intende incoraggiare l'ulteriore sviluppo del dialogo con i paesi terzi di origine e di transito dei flussi migratori, in linea con l'approccio globale dell'UE in materia di migrazione e mobilità, attraverso lo strumento dei partenariati per la mobilità, nonché attraverso dialoghi e processi regionali, come il processo di Rabat. Insieme con la Commissione europea e il SEAE, la Presidenza lancerà anche un'iniziativa per stabilire un dialogo simile con i paesi dell'Africa orientale. Il dialogo e la cooperazione con i paesi terzi avranno lo scopo di dare un supporto concreto ai canali legali di ingresso a livello politico ed economico, nonché di prevenire e combattere l'immigrazione irregolare e tutte le forme di criminalità a questa legate, migliorando le capacità istituzionali e operative delle autorità competenti quei paesi.

La promozione della migrazione legale mira a contribuire all'azione dell'UE a favore della crescita e, quindi, a prevenire l'eventuale abuso di canali migratori legali, che potrebbe avere come conseguenza di minare la credibilità dell'intero sistema migratorio europeo.

Si deve promuovere la mobilità dei lavoratori, in particolare nella regione del Mediterraneo, tenendo conto degli effetti positivi della migrazione circolare, nel quadro di una politica di apertura nei confronti dei paesi terzi di origine.

In questo contesto, la Presidenza intende proseguire, in particolare, i propri sforzi per definire una proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi a fini di ricerca, studio, scambio di studenti, tirocini retribuiti e non retribuiti, attività di volontariato e servizio alla pari.

L'obiettivo è quello di migliorare la capacità di attrazione dell'Unione europea e di promuovere la cosiddetta "circolazione dei cervelli", che potrebbe contribuire alla crescita sia dell'Unione europea e dei paesi terzi.

La Presidenza intende adoperarsi per migliorare le politiche a favore dei minori stranieri non accompagnati, compresi i bambini richiedenti asilo e/o vittime di tratta di esseri umani, attraverso l'analisi e lo sviluppo di procedure operative e di buone pratiche in materia di accoglienza e identificazione. In particolare, per quanto riguarda l'accertamento dell'età, la Presidenza italiana ritiene necessario individuare criteri europei comuni di accertamento, reciprocamente riconosciuti dagli Stati, attraverso lo sviluppo di strumenti che siano immediatamente operativi. Infine, raccogliendo l'invito del Parlamento europeo, la Presidenza intende proporre agli Stati membri la designazione di un punto di contatto nazionale che possa fungere da collegamento con la Commissione europea per monitorare la situazione e le azioni intraprese a livello nazionale.

Particolare attenzione sarà riservata anche alla continua integrazione dei cittadini dei paesi terzi (compresi coloro che hanno bisogno di protezione internazionale). Sulla base delle migliori pratiche a livello europeo, la Presidenza si adopererà per accrescere il livello dei risultati europei in questo settore, in linea con l'Agenda europea per l'integrazione dei cittadini di paesi terzi.

Tenendo presente che il dialogo interreligioso è un fattore di coesione sociale, l'attenzione sarà rivolta anche alla promozione e alla tutela della libertà di religione e di credo attraverso la mediazione sociale e il dialogo interculturale.

La Presidenza ritiene prioritaria una politica di rimpatrio efficace e sostenibile, che rispetti pienamente i diritti dei migranti e tenga conto delle caratteristiche specifiche dei paesi di origine. A questo scopo, la Presidenza intende sostenere ogni iniziativa volta a migliorare la cooperazione pratica con i paesi terzi interessati in questo senso, favorire l'analisi e lo scambio delle migliori pratiche e promuovere il ricorso a meccanismi di rimpatrio volontario, attraverso campagne di informazione sostenute dalla Commissione e attuate dagli Stati membri.

Nel quadro della nuova Strategia per la prevenzione e il contrasto della tratta di esseri umani nel periodo 2012-2016, e tenendo conto delle priorità fissate per il ciclo politico 2014-2017, la Presidenza italiana stimolerà lo sviluppo di un'azione coerente per combattere la tratta di esseri umani, anche nella dimensione esterna dello spazio GAI, con particolare riguardo agli aspetti della prevenzione, della protezione delle vittime e delle attività di polizia attraverso, tra l'altro, la diffusione delle migliori pratiche e la definizione di criteri per l'identificazione delle vittime, con particolare riferimento ai casi di violenza di genere e di abusi su minori.A questo proposito, la Presidenza intende promuovere procedure standard per gli operatori che entrano in contatto con le vittime, al fine di identificarle sistematicamente e permettere alle autorità competenti di prenderle in affidamento. Inoltre, durante la Presidenza italiana, si incoraggerà l'introduzione di un meccanismo di collegamento tra le autorità coinvolte nella lotta contro la tratta e le istituzioni competenti per il riconoscimento della protezione internazionale.

Controlli alle frontiere

La Presidenza ritiene indispensabile proseguire gli sforzi per l'ulteriore sviluppo della gestione integrata delle frontiere, al fine di controllare meglio le frontiere esterne e combattere l'immigrazione irregolare, il traffico di migranti, la tratta di esseri umani e altre forme di criminalità transfrontaliera e di criminalità transnazionale collegate alla tratta di esseri umani, nel pieno rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell'UE. La Presidenza italiana sarà inoltre impegnata a sostenere politiche che favoriscano l'ingresso legale nell'Unione europea di cittadini di paesi terzi, garantendo nel contempo la sicurezza dei cittadini europei.

La Presidenza intende sostenere lo sviluppo dei negoziati sul Programma per viaggiatori registrati (RTP), nonché sul Sistema di ingresso/uscita (EES), tenendo anche conto dei risultati dello studio tecnico della Commissione Europea e di eu-LISA. Infatti, il pacchetto "frontiere intelligenti" mira a facilitare il transito di viaggiatori frequenti e a monitorare la presenza di cittadini di paesi terzi nello spazio Schengen. Giacché rappresenta un fattore importante nel rafforzamento di un efficace sistema di gestione integrata delle frontiere dell'UE, la Presidenza intende continuare a incentivare gli sviluppi di diversi elementi del pacchetto, procedere a un esame approfondito delle questioni relative all'aspetto costi-benefici e promuovere ulteriormente la discussione su questo tema.

La Presidenza incoraggerà il monitoraggio della piena attuazione del Sistema d'informazione Schengen (SIS II) e il sistema di informazione visti (VIS).

La Presidenza intende prestare particolare attenzione al rafforzamento delle sinergie tra i vari organi e sistemi, istituiti sinora, sulla base dei rispettivi mandati e ambiti di competenza specifici:, quali: Frontex SIS II e EUROSUR, operanti nell'ambito della migrazione e della circolazione delle persone e, in termini di sicurezza, Europol e Eurojust, che operano nel campo della prevenzione e repressione dei reati connessi ai transiti illegali.

Con particolare riferimento a EUROSUR, la Presidenza intende promuovere la piena attuazione del Regolamento recentemente adottato, al fine di ridurre il rischio della perdita di vite umane in mare e combattere il traffico di migranti, la tratta di esseri umani, il traffico di droga e altre forme di criminalità transfrontaliera.

La Presidenza darà il suo sostegno alle attività di FRONTEX, anche al fine di favorire l'eventuale conclusione di accordi di cooperazione tecnica operativa con i paesi terzi in materia di controllo delle frontiere e di lotta contro l'immigrazione irregolare.

Asilo

La Presidenza intende impegnarsi nel promuovere l'attuazione del sistema comune europeo di asilo, nonché nell'analizzare e valutare gli effetti dell'entrata in vigore dei vari strumenti normativi nei sistemi degli Stati membri.

Particolare attenzione sarà prestata alla prevenzione del cosiddetto fenomeno di "asylum shopping" e dei movimenti secondari di migranti verso quegli Stati membri che offrono condizioni di accoglienza più attraenti, tenendo presente che i criteri, per determinare lo Stato membro responsabile, dovrebbero essere applicati secondo la gerarchia indicata dal regolamento (CE) 343/2003 di Dublino e nel rispetto dei diritti fondamentali e, in particolare, del diritto all'unità familiare.

L'attenzione sarà rivolta anche alla questione complessa e irrisolta del reciproco riconoscimento delle decisioni nazionali in materia di protezione internazionale e di libera circolazione dei beneficiari di protezione, ivi compreso il diritto di lavorare in qualsiasi Stato dell'Unione europea.

Data la particolare pressione sui sistemi di asilo nazionali di alcuni Stati membri, in parte a causa di flussi misti, la Presidenza proseguirà nei suoi sforzi per promuovere un'effettiva solidarietà a livello europeo, in particolare nelle situazioni di emergenza. Inoltre, sosterrà l'ulteriore valorizzazione delle attività e del ruolo dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EASO).

Sicurezza per lo sviluppo: la lotta contro la criminalità

La Presidenza italiana intende concentrare la propria attenzione sulla questione della sicurezza per lo sviluppo, al fine di prevenire ed eliminare i rischi derivanti dalle infiltrazioni nel sistema economico.

Il rafforzamento delle politiche per la lotta contro le organizzazioni criminali, i cui profitti illeciti danneggiano il sistema economico legale, è quindi al centro dell'agenda della Presidenza, con particolare riferimento al miglioramento degli strumenti e delle attività di prevenzione, come per esempio aggredire i patrimoni illeciti, tracciare e monitorare i flussi finanziari .A tal fine, la Presidenza incoraggerà l'adozione di un approccio ampio e strutturato il cui obiettivo primario sia quello di confiscare i proventi delle attività illecite della criminalità organizzata.

La Presidenza ritiene che il settore degli appalti pubblici sia un elemento strategico e prioritario per la crescita economica dell'Unione e dei singoli Stati membri. La criminalità organizzata, che può contare su ingenti risorse finanziarie derivanti dalle attività illecite, è in grado di distorcere i meccanismi del mercato e della concorrenza, anche infiltrandosi nel settore degli appalti pubblici. La Presidenza provvederà, quindi, a promuovere la prevenzione e la repressione di ogni forma di infiltrazione criminale nel sistema economico di questo settore, con particolare attenzione alla lotta contro qualsiasi forma di riciclaggio di denaro sporco.

A tal fine, la Presidenza ritiene utile che i gruppi di esperti istituiti in seno al Consiglio analizzino a fondo gli effetti delle attività criminali sul sistema economico legale e promuovano il rafforzamento dello scambio di informazioni di polizia attraverso Europol e gli altri organismi responsabili della cooperazione operativa internazionale.

Un'azione particolarmente efficace mirerà a sviluppare misure per prevenire e combattere i reati violenti motivati dall'odio, la discriminazione e, in particolare, la violenza contro le donne, secondo i modelli più recenti promossi dalla comunità internazionale e dalle legislazioni nazionali.

Per quanto riguarda lo scambio di informazioni e la protezione dei dati, la Presidenza italiana sarà impegnata nell'attuazione della nuova Strategia di gestione delle informazioni (IMS) e del Regolamento dei relativi punti di contatto.

Inoltre, la Presidenza italiana ritiene necessario intensificare gli sforzi a favore della sicurezza delle vie di comunicazione e, in particolare, intende concentrarsi sui trasporti, sui controlli su passeggeri e veicoli, sui furti di rame lungo le linee ferroviarie, sulla sicurezza nei trasporti di merci pericolose e nucleari e sulle misure di contrasto alle attività di sabotaggio.

La Presidenza si propone di individuare azioni specifiche per prevenire e contrastare il traffico illecito di armi da fuoco, anche alla luce della Comunicazione 716/2013 della Commissione sulle armi da fuoco e la sicurezza interna dell'UE: la tutela dei cittadini e la cessazione dei traffici illegali.

Inoltre, compirà sforzi particolari per prevenire la criminalità ambientale e la contraffazione dei prodotti alimentari e delle merci in generale, nonché il furto di metalli.

Sul versante legislativo, la Presidenza porterà avanti il lavoro sulla nuova base giuridica per EUROPOL e CEPOL, quando la proposta sarà presentata. L'obiettivo è quello di fornire una base efficace per la cooperazione operativa fra le forze dell'ordine, nonché per la formazione delle forze dell'ordine, con particolare riferimento all'attuazione del programma di formazione European Law Enforcement (LETS), e snellire le capacità di queste agenzie a livello regionale, comunitario e internazionale

Droga

La Presidenza continuerà a operare per la piena attuazione della Strategia antidroga dell'UE 2013-2020 e il relativo Piano d'azione dell'UE in materia di lotta contro la droga 2013-2016.

La Presidenza lavorerà sulle proposte di nuova legislazione sul controllo delle nuove sostanze psicoattive (NPS), in modo da disporre di uno strumento efficace nella lotta contro questa crescente minaccia. Considera inoltre prioritario prestare particolare attenzione alle rotte alternative della droga, vale a dire il traffico via web, in particolare per quanto riguarda le nuove sostanze psicoattive. La Presidenza italiana intende collaborare con gli Stati membri per rafforzare il sistema delle convenzioni internazionali in materia di stupefacenti. La Presidenza proseguirà gli sforzi per quanto riguarda l'istituzione di sistemi di monitoraggio da parte degli Stati membri in materia di abuso di farmaci da prescrizione e provvederà anche a supervisionare i preparativi per la Sessione speciale dell'Assemblea generale 2016 delle Nazioni Unite (UNGASS), al fine di assicurare una tempestiva preparazione della posizione dell'UE e degli Stati dei membri in quel contesto. Come previsto dalle Strategie e dai Piani d'azione dell'UE, la Presidenza avvierà anche discussioni tra gli esperti in relazione agli indicatori della domanda di droga. Considera, inoltre, della massima importanza migliorare il dialogo con i paesi terzi.

Lotta contro il terrorismo

Gli sforzi della Presidenza italiana per la lotta contro il terrorismo si concentreranno su attività volte a prevenire e contrastare le minacce, rafforzando, nel contempo, l'approccio europeo all'azione preventiva, come formulato nella Strategia antiterrorismo dell'UE.

La Presidenza incoraggerà l'Unione europea a continuare a individuare le infrastrutture critiche e a sviluppare piani per la loro protezione, ivi compresi i servizi di trasporto, nonché gli impianti di produzione di energia elettrica e di trasmissione. La Presidenza italiana accorderà particolare attenzione all'utilizzo di strumenti e di metodi insidiosi impiegati a fini terroristici, alle attività terroristiche condotte da singoli attori ("lupi solitari") o da micro-cellule, nonché al miglioramento delle precedenti esperienze di squadre multinazionali ad hoc.

L'attenzione sarà concentrata sullo sviluppo di nuovi metodi di analisi operativa condivisa, per scopi sia di protezione sia di prevenzione, aumentando così la sinergia tra aspetti interni ed esterni.

La Presidenza sarà inoltre impegnata a promuovere lo sviluppo dei negoziati sulla proposta di Direttiva sull'uso dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, PNR) per la prevenzione, l'accertamento, le indagini e il perseguimento di reati di terrorismo e di reati gravi.

Infine, la Presidenza garantirà l'eventuale seguito all'approvazione della decisione del Consiglio sulle modalità di attuazione da parte dell'Unione della clausola di solidarietà, comprese le misure di preparazione alle emergenze.

Sicurezza informatica

Sulla base della Comunicazione congiunta "Un ciberspazio aperto, affidabile e sicuro", la Presidenza sosterrà il completamento della proposta della Commissione per una direttiva volta a migliorare la sicurezza della rete e delle informazioni in tutta l'UE, nonché dello stato di preparazione alle emergenze e delle capacità a livello nazionale in materia sicurezza informatica.

La Presidenza incoraggerà ciascuno Stato membro, quale elemento chiave della sicurezza informatica nazionale, a impegnarsi per realizzare partenariati pubblico/privato con l'industria e il mondo accademico e a cooperare con la Commissione, Europol e tutte le parti interessate per sostenere la preparazione degli Stati membri al fine di rafforzare le capacità informatiche per combattere le minacce informatiche.

In funzione della PSDC, la Presidenza garantirà l'attuazione di tutti gli aspetti della Strategia informatica ​​dell'UE. La Presidenza italiana promuoverà la formazione e l'addestramento alla difesa informatica, migliorando ulteriormente i meccanismi di condivisione (P&S) esistenti.

Per quanto riguarda la criminalità informatica, la Presidenza intende promuovere azioni concrete per prevenire e combattere le minacce informatiche (criminalità informatica, attacchi a infrastrutture critiche, frodi e truffe bancarie on-line, pornografia infantile su Internet e cyber-bullismo), rafforzando la cooperazione operativa tra le forze di polizia e le azioni in partenariato tra le istituzioni, le imprese nel campo delle tecnologie dell'informazione e del settore finanziario, il mondo accademico e le ONG competenti.

La Presidenza sosterrà pienamente la settima tornata di valutazione reciproca in materia di cooperazione sulla criminalità informatica.

Politica dei visti

La proposta della Commissione di modificare il regolamento sui visti sarà l'oggetto principale di discussione tra il Consiglio e il Parlamento europeo durante la Presidenza italiana. Una ottimizzazione delle procedure, con una sostanziale semplificazione che non metta in pericolo la sicurezza, dovrebbe essere il risultato finale, con l'obiettivo di incoraggiare la mobilità verso l'UE.

La Presidenza italiana riserverà la massima attenzione alla politica dei visti, nel quadro dei colloqui sulla mobilità con i paesi terzi. La Presidenza incoraggerà negoziati sulle facilitazioni nelle procedure per visti volti a equilibrare le relazioni dell'Unione con i suoi vicini sia nell'area del Mediterraneo sia nel Partenariato orientale. Inoltre, sarà data priorità strategica per l'avvio di negoziati con la Cina, nel quadro del dialogo ad alto livello sulla migrazione e la mobilità.

Protezione civile

La Presidenza attribuisce grande importanza alla politica di protezione civile. La Decisione per un meccanismo di protezione civile dell'Unione riforma e rafforza la cooperazione in questo settore, aprendo nuove prospettive, con particolare riferimento alle capacità di recupero delle comunità e alla riduzione del rischio di catastrofi. In questo quadro, la Presidenza italiana si concentrerà su temi inerenti sia alla prevenzione delle catastrofi sia alla risposta in caso di disastri. Da un lato, si mirerà a contribuire alla realizzazione della parte più importante della politica di prevenzione introdotta dalla nuova Decisione, in relazione alla capacità di gestione del rischio dell'Unione europea e alla condivisione delle informazioni sulla gestione del rischio.Dall'altro, a seguito delle lezioni tratte da recenti esperienze al di fuori dell'Unione europea e dell'apertura a Bruxelles del nuovo centro di coordinamento per le risposte alle emergenze, lavorerà su come rafforzare ulteriormente il sostegno alle capacità di protezione civile in materia di assistenza alle emergenze umanitarie. A questo proposito presenterà proposte innovative per l'utilizzo congiunto delle risorse, fondato su complementarità, coerenza ed efficienza, nelle azioni sia di risposta alle catastrofi sia di riduzione del rischio.

Cooperazione doganale

La Presidenza italiana garantirà la corretta attuazione del 7° Piano d'azione della Strategia per la futura cooperazione nell'attività di contrasto in materia doganale, per il periodo dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015.

La Presidenza analizzerà il fenomeno della sottovalutazione, al fine di monitorare l'eventuale coinvolgimento di organizzazioni criminali, di condividere i dati e le migliori pratiche e di valutare le necessità di strumenti specifici per aumentare la cooperazione doganale in questo campo.

Tenendo in considerazione l'attuale situazione con riferimento alle frodi in materia di accise in ambito doganale e all'individuazione di strumenti disponibili, migliori pratiche ed esigenze, il Consiglio lavorerà su conclusioni volte a rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri nel settore.

02/07/2014
(modificato il 11/07/2014)