Futuro area Gai

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Il tavolo dei lavori

Futuro area JHA (c.d. "post Stoccolma")

Nel 2014 si esaurisce, per scadenza temporale, il Programma (Denominato di Stoccolma dalla Presidenza, quella Svedese, durante la quale fu elaborato) strategico che ha costituito il quadro di riferimento del periodo 2010-2014 delle attività a carattere politico, legislativo ed operativo del settore GAI. Il nuovo assetto istituzionale previsto dal Trattato sul funzionamento dell'UE (cosiddetto di Lisbona) assegna al Consiglio Europeo dei Capi di Stato e di Governo il compito di individuare le linee strategiche generali, entro cui le varie politiche dell'UE devono svilupparsi. Il Consiglio Europeo di giugno 2014 fisserà, quindi, le direttrici entro cui dovrà svilupparsi la futura azione dell'UE nel settore GAI. Spetterà poi al Consiglio, d'intesa con la Commissione, dare operatività di dettaglio a tali linee guida. Sia al CATS che al COSI si sono tenuti alcuni dibattiti orientativi circa gli aspetti contenutistici, mentre meno chiaro è allo stato lo strumento attraverso cui questo processo del Post Stoccolma debba svilupparsi.

Nel marzo 2014 la Commissione ha presentato la Comunicazione sul futuro del Post Stoccolma , fornendo alcuni spunti ad uso del Consiglio Europeo. Gli aspetti principali con riferimento ai contenuti sono: una politica migratoria e di mobilità più efficace, Schengen, Visti e Frontiere esterne, messa in opera di un Sistema Comune Europeo d'Asilo, rafforzamento del GAMM (Approccio Globale Migrazione e Mobilità), Sicurezza attraverso la predisposizione e la messa in opera di una nuova Strategia della Sicurezza Interna (si veda sotto).

Nelle sue Conclusioni la Commissione propone che per il futuro ci si debba orientare verso un programma snello e realistico (è stata più volte criticata l'eccessiva ambizione del Programma di Stoccolma) che si concentri sulla messa in opera dell'esistente e sul suo consolidamento, piuttosto che su nuove iniziative legislative). Particolare attenzione va alla cooperazione pratica ed operativa (questo aspetto appare essere di peculiare rilevanza per il COSI). Il monitoraggio e la valutazione dell'efficacia del quadro legislativo e delle politiche esistenti orienteranno le strategie e le azioni operative e l'utilizzo delle risorse finanziarie. Un approccio orientato ai cittadini dovrebbe essere il principio di fondo dell'azione complessiva.

L'impressione è che gli SM hanno, in via generale, ritenuto la Comunicazione eccessivamente orientata alle questioni migratorie a scapito della sicurezza interna. È per questo motivo che la Presidenza Italiana intende dare maggior peso alle istanze di sicurezza interna e tradurle in proposte concrete.

L'Italia ha partecipato ai dibattiti, sin qui tenutisi, circa il futuro del post Stoccolma, proponendo i temi del Programma di Trio e nazionale (racchiusi nei principi di sicurezza, mobilità e crescita economica attraverso un sistema economico sicuro dagli attacchi criminali), quali punti necessariamente fondanti. Per la nostra Presidenza abbiamo proposto una riunione informale del COSI e del CATS/Affari Interni, da tenersi a Roma il 22 luglio prossimo. Tale riunione (successiva al citato Consiglio Europeo del 24 giugno, ed al Consiglio GAI informale della Presidenza italiana dell'8 e 9 luglio prossimi), consentirà di confrontarsi sulle linee guida del Consiglio e su eventuali indicazioni del GAI informale per raccogliere materiale idoneo a predisporre i lavori del nostro semestre per il periodo settembre-dicembre.

Prima di quella data, anche sulla base degli esiti delle riunioni informali che si terranno con alcune delegazioni, l'Italia elaborerà possibili proposte con riferimento, non solo ai temi (in particolare il contrasto delle infiltrazioni criminali nell'economia legale) ma anche agli strumenti (politici, legislativi o procedurali) attraverso cui quei temi dovranno essere trattati. In particolare si intenderebbe proporre di elaborare un testo di Conclusioni del Consiglio sull'argomento, da portare al Consiglio GAI di dicembre 2014.


Aggiornamento del 20 ottobre 2014

Si è svolto lo scorso 9 e 10 ottobre a Lussemburgo il Consiglio dell'Unione europea dei Ministri dell'Interno e di Giustizia (settore G.AA.I.). Durante l'incontro, ricco di argomenti di grande interesse ed attualità per l'UE, Ministri Alfano e Orlando hanno avuto una discussione sulle misure per gestire meglio i flussi migratori, sulla base di un documento presentato dalla Presidenza. Al termine del dibattito il Consiglio ha deciso di adottare il documento denominato "a better european action for the managment of migratory flows" come Conclusioni del Consiglio, sottolineando che i principi guida per realizzare un approccio strategico e operativo verso una migliore gestione flussi migratori sono:
(1) L'azione in cooperazione con i paesi terzi
(2) la gestione di rinforzo delle frontiere esterne e FRONTEX
(3) L'azione a livello degli stati membri - accoglienza e impronte digitali.
Il documento definisce un approccio sostenibile per rispondere alla pressione migratoria in modo strutturato, andando al di là delle misure immediate di emergenza. Tale approccio potrebbe essere utilizzato come progetto per affrontare le possibili sfide future e potrebbe essere adattato alle esigenze specifiche di ogni situazione emergente. Angelino ALFANO, ministro italiano degli Interni e presidente del Consiglio ha dichiarato: "Sono molto felice di annunciare che il documento della Presidenza sarà formalmente adottato come Conclusioni del Consiglio domani. Questo significa che abbiamo accelerato il processo e dimostra che siamo uniti in agire su questo".


02/07/2014
(modificato il 20/10/2014)