Il 227° corso allievi agenti giura fedeltà alla Repubblica

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“Giuro di essere fedele alla Repubblica” sono le parole che rimarranno impresse nei ricordi dei 2.638 agenti in prova del 227° corso allievi agenti della Polizia di Stato che stamattina, nelle 11 scuole distribuite in tutta Italia, hanno pronunciato il tanto atteso “Lo giuro”.

A Vibo Valentia, i 232 agenti hanno giurato di fronte alla Bandiera della Polizia di Stato e alla presenza del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro e del capo della Polizia Vittorio Pisani, i cui interventi sono stati trasmessi in contemporanea nelle altre 10 Scuole di Polizia.

Nella Scuola calabrese, inoltre, erano presenti il vicecapo vicario della Polizia Carmine Belfiore, il direttore dell’Ispettorato delle Scuole della Polizia Tiziana Terribile, il prefetto Anna Laura Colosimo e il questore di Vibo Valentia Rodolfo Ruperti. Quest’ultimo ha deposto una corona d’alloro sotto la lapide dei caduti nel piazzale della Scuola, cerimonia che ha dato il via alla giornata solenne, dove tra gli altri era presente anche il sindaco della Città, Vincenzo Francesco Romeo.

Il 227° corso allievi agenti giura fedeltà alla RepubblicaDopo la pronuncia da parte degli agenti in prova dell’atteso “Lo giuro” di fronte al direttore della Scuola Pasquale Ciocca, il prefetto Pisani ha espresso il suo personale ringraziamento alle famiglie dei neopoliziotti per i valori di legalità e libertà che hanno saputo trasmettere ai giovani poliziotti. “Da oggi toccherete con mano la delicatezza del vostro ruolo e la responsabilità delle vostre azioni - ha sottolineato il Capo della Polizia - la nostra azione dovrà essere sempre accompagnata da quell’umanità necessaria per alimentare la speranza, la fiducia, il sollievo e la rassicurazione di chi versa in una condizione di fragilità… Lo sforzo che ci viene chiesto è quello di immedesimarci nel cittadino che ci chiede aiuto e assistenza. Quando saremo capaci di fare ciò, saremo automaticamente in grado di offrire loro quel servizio che ci è stato richiesto”.

Il 227° corso allievi agenti giura fedeltà alla RepubblicaLe conclusioni sono state affidate al sottosegretario Ferro che ha ricordato ai giovani agenti l’essenza del giuramento con il quale si assume formalmente un impegno che si radica nella Costituzione e tutela i diritti e le libertà dei cittadini. Essere agenti della Polizia di Stato, ha proseguito, non significa solo indossare una divisa, ma incarnare gli ideali di giustizia, di legalità e di solidarietà.

Prima della conclusione della cerimonia  il Sottosegretario all'Interno, il Capo della Polizia e il Sindaco della Città hanno premiato i primi tre agenti in prova più meritevoli del corso

Il 227° corso allievi agenti giura fedeltà alla RepubblicaAnaloghe cerimonie, con le relative premiazioni dei tre migliori in graduatoria, si sono svolte nelle altre 10 Scuole di Polizia (Foto) ad Abbasanta, Alessandria, Brescia, Campobasso, Caserta, Nettuno, Pescara, Peschiera del Garda, Piacenza e Trieste.

Tutte le 11 scuole hanno ospitato per sei mesi gli allievi agenti del 227° corso, concludendo, col giuramento di oggi, la prima fase del percorso formativo, al quale seguirà, nei prossimi giorni, la loro assegnazione come agenti in prova nelle varie province d’Italia.

Gli agenti in prova, da oggi, tenendo a mente il motto scelto “Fortis cadere, cedere non potest”, “Il forte può cadere, ma non cedere” che indica il coraggio di non piegarsi, di non arrendersi fino alla fine, svolgeranno con impegno e dedizione la loro attività al servizio del cittadino.

 

Alessio Evangelista

12/12/2024
(modificato il 13/12/2024)