Tahcle: preparati contro l'odio

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donna maltrattata, vittima di violenzaLa Polizia di Stato ha dato il via ad un progetto per affrontare con maggiore professionalità i reati ispirati dall'odio che coinvolgono sempre più persone, bersaglio di abusi a causa della loro provenienza, delle loro credenze, delle loro scelte di vita o dell'aspetto fisico.

Si tratta di atti che iniziano con la deviazione e l'intolleranza sociale, passano attraverso la discriminazione e si concludono con la violenza, facendo subentrare nelle vittime paura e sfiducia, tanto da non far neanche denunciare il reato.

Da oggi, però, alla Scuola superiore di polizia e alla Scuola ufficiali dell'Arma dei Carabinieri, gli allievi approfondiranno i diversi aspetti del problema, grazie alle competenze dei docenti dell' ODIHR (Office for Democratic Institutions and Human Rights).

Dalle linee di indirizzo del capo della Polizia Alessandro Pansa, l'Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD) ha messo in atto un progetto formativo, realizzato con l'OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) su "La prevenzione e il contrasto dei crimini d'odio" - con un ciclo di seminari specificamente dedicati alla realtà italiana, arricchiti dall'esperienza europea.

Il progetto, denominato "Training Against Hate Crimes for Law Enforcement"(TAHCLE), consentirà lo sviluppo delle conoscenze e dell'esperienza degli operatori, attraverso l'apprendimento dei metodi più efficaci per far fronte ai crimini d'odio, ed incrementare le capacità di interazione con le vittime e creare fiducia reciproca tra i diversi attori.

L'iniziativa è stata intrapresa nel 2013 dal vice capo della Polizia Francesco Cirillo, in qualità di presidente dell'OSCAD, che ha siglato, con l'ambasciatore Janez LenarÄiÄ, direttore dell'ODIHR, un protocollo d'intesa per la partecipazione del Dipartimento della P.S. al programma formativo finanziato dall'OSCE.

Il Prefetto Cirillo ha dichiarato che "Le discriminazioni non hanno confini e dovunque impediscono alle vittime di vivere. Un'efficace attività di prevenzione e di contrasto ad ogni forma di discriminazione e di incitamento alla violenza necessita di un approccio globale e di forme di cooperazione, che consentano lo scambio di buone prassi e la condivisione di esperienze e competenze delle principali organizzazioni internazionali "di settore" come l'OSCE e, in particolare, l'ODIHR.".

"Le Autorità italiane stanno profondendo un forte impegno nella lotta ai crimini d'odio, anche attraverso la realizzazione del programma TAHCLE", ha dichiarato l'ambasciatore LenarÄiÄ, che ha proseguito dicendo che "Questo programma formativo fornirà agli operatori delle forze di polizia italiane un solido background specialistico, rafforzandone le capacità per un sempre più efficace contrasto dei crimini d'odio".

Secondo una logica formativa del tutto innovativa, sono stati organizzati incontri, preparatori e propedeutici all'avvio dell'attività formativa, tra i docenti dell'ODIHR e gli investigatori della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri nonché organizzazioni della società civile, necessari per acquisire maggiori elementi di conoscenza in merito ai vari casi concreti, alle "buone prassi" adottate e alle criticità riscontrate.

10/02/2014