A Gela "Affari di famiglia" stroncati dalla Polizia

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Operazione della poliziaGli agenti del Commissariato di Gela hanno arrestato questa mattina cinque persone per tentata estorsione, rapina, ricettazione, danneggiamento seguito da incendio e spaccio di sostanze stupefacenti.
Si tratta di quattro ventenni e di un cinquantenne, tutti pregiudicati, componenti di una organizzazione di spacciatori senza scrupoli che, con violenza costringeva, i debitori a saldare i debiti contratti per l'acquisto di droga.

L'inchiesta antidroga, denominata "Affari di famiglia" per i legami di parentela tra gli indagati, ha subìto una svolta dopo il ritrovamento, in casa di uno degli arrestati, di un ciclomotore.

Gli agenti indagando proprio sulla proprietà del motorino scoprivano un retroscena fatto di violenza ed estorsioni legati allo spaccio di stupefacenti.

Quel ciclomotore risultava intestato ad un giovane al quale era stato sottratto con la forza per costringerlo, picchiandolo a sangue, a pagare un debito di 800 euro accumulato non da lui ma da un suo amico, resosi irreperibile dopo aver comprato dosi di marijuana a credito.
La vittima non aveva mai denunciato nulla temendo ritorsioni.

E mentre gli investigatori stavano accertando questi fatti, la banda di trafficanti, per dimostrare che non era per nulla intimorita, ha bruciato il motorino e lo ha fatto ritrovare a poco distanza dal Commissariato, ma questo non ha fatto altro che aggravare la situazione dei pregiudicati facendoli finire in manette.

06/02/2014