Palermo: la città si ribella al "pizzo"

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operazione antiterrorismo della digosSono otto i mafiosi del mandamento della Noce arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Palermo.

Per loro le accuse sono associazione mafiosa, estorsione e tentato omicidio. Tra loro anche il capo della cosca, Giuseppe Castelluccio e anche un minorenne.

Un'operazione non uguale alle tante che si susseguono nel capoluogo siciliano. Un'operazione particolare perché nasce dalla denuncia di un imprenditore, un negoziante di ferramenta.

Diversa dalle altre perché la cosca, già indebolita da due precedenti indagini che avevano portato in galera 50 componenti del clan, ha alzato il tiro pestando a sangue, con un martello, l'imprenditore. Il rifiuto di pagare era un esempio negativo che doveva essere punito con un gesto eclatante.

Un'azione rapida che, come ha ricordato il questore di Palermo Nicola Zito, "Con grande tempestività della Procura e della Squadra mobile è stato disarticolato un mandamento e questo segnala la grande vitalità del contrasto a Cosa nostra soprattutto in un mandamento importante come quello della Noce" .

Un'indagine che mette in luce la capacità dello Stato di sostenere le vittime di estorsioni e, dall'altra parte, l'estrema difficoltà in cui la cosca si è trovata, tanto da infierire con violenza inaudita sulla vittima che era anche la potenziale fonte di guadagno.

10/12/2013
Parole chiave:
arresti - estorsione - pizzo - racket - Palermo