Spacciavano cocaina: 14 arresti in provincia di Taranto

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Una dose di cocaina"Hai sotto casa l'uccellino bianco". In questo modo uno dei clienti avvisava telefonicamente lo spacciatore, per fargli sapere che sotto casa sua c'era la polizia che lo teneva sotto controllo.

Proprio da questa frase ha preso il nome l'operazione antidroga "Little white bird", portata a termine questa mattina dagli uomini della Squadra mobile di Taranto.

Sono 14 le persone finite in carcere, tutte italiane, accusate di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

L'indagine, iniziata nel febbraio scorso, ha avuto impulso dall'operazione "Giano", conclusa proprio in quel periodo. In un'intercettazione, gli investigatori della Mobile sentirono parlare di "Peppo la ricottina" come di uno che aveva un grosso traffico di droga a Lizzano, in provincia di Taranto.

L'uomo, chiamato con il suo soprannome, è stato individuato e subito "attenzionato" dagli specialisti dell'antidroga.

L'indagine ha portato a far luce su una banda specializzata nello spaccio di cocaina che operava proprio nel comune tarantino e in quelli limitrofi.

Il gruppo criminale vendeva gli stupefacenti presso le abitazioni degli arrestati, alcune delle quali dotate di telecamere a circuito chiuso, che servivano a individuare i clienti.

La merce era stoccata nelle abitazioni dei membri incensurati della banda, presso i quali si recavano i venditori per rifornirsi solo delle dosi necessarie a soddisfare i clienti del giorno.

Gli acquirenti, in media cinque o sei nell'arco dell'intera giornata, acquistavano la cocaina ad un prezzo che oscillava tra i 70 e gli 80 euro al grammo.

Durante le conversazioni telefoniche, gli arrestati facevano riferimento a numerosi termini in codice per indicare lo stupefacente da vendere, che di volta in volta veniva chiamato "moduli, fotocopie, cantine, prestampati, portiere, patelle, mortadella, vasetti di carciofi, birra, spine, carne".

20/11/2013
Parole chiave:
cocaina - arresti - Taranto - squadra mobile