Mondiali di pugilato: per Cammarelle e Valentino semifinale e podio

CONDIVIDI

Il pugile delle Fiamme oro Roberto Cammarelle sul ring mondialeI mondiali di pugilato, in svolgimento ad Almaty (Kazakistan), entrano nel vivo e i campioni delle Fiamme oro si mettono in luce con la classe cristallina che li caratterizza.

Roberto Cammarelle ha demolito il croato Filip Hrgovic conquistando il quarto podio mondiale della sua infinita carriera.

Verdetto unanime per il supercampione delle Fiamme oro che da subito ha messo le cose in chiaro con il suo avversario mettendo a segno due ganci sinistri e una serie di micidiali combinazioni. In ogni ripresa il pugile cremisi ha sfoderato numeri di alta scuola che non hanno lasciato scampo al croato, al quale non è rimasto che sperare di finire il match in piedi. Solo nel finale, quando Roberto si stava limitando a controllare, il croato è riuscito a piazzare qualche colpo, senza comunque impensierire il campione azzurro.

In semifinale Cammarelle affronterà l'azero Magomedrasul Medzhidov, campione del mondo e d'Europa in carica, già battuto a Londra 2012.

Il pugile delle Fiamme oro Domenico Valentino sul ring mondialeAnche Domenico Valentino ha vinto ai punti con verdetto unanime il match dei quarti contro l'azero Elvin Isayev e si è qualificato per la semifinale, che gli garantisce anche un posto sul podio. Quale lo vedremo nei prossimi giorni.

Per guadagnarsi il diritto di combattere per la medaglia d'oro il pugile cremisi dovrà affrontare e battere il brasiliano Robson Donato Conceicao.

Per Valentino si tratta del quinto podio mondiale, dopo l'oro del 2009, l'argento del 2007 e i due bronzi del 2005 e 2011.

Non ce l'ha fatta invece Manuel Cappai che nei pesi mosca ha perso ai punti, con verdetto non unanime, contro il pugile cubano Yosbany Veitia Soto.

Cappai ha comunque dimostrato di avere la stoffa del campione nonostante abbia appena 21 anni, e torna a casa a testa alta dopo aver disputato un torneo che lo ha visto piazzarsi tra i migliori otto pugili del mondo.

È proprio Manuel a commentare il combattimento e il suo mondiale: "credevo di aver vinto, sapevo che la seconda ripresa l'avevo persa quindi ho dato tutto alla terza. Purtroppo nel verdetto finale ho solo sperato, ma nel mio piccolo stavo avanti di poco. Ho fatto tanti, tantissimi sacrifici dall'inizio dell'anno per arrivare a questi mondiali, allenandomi duramente. Rincorrevo un sogno non semplice ma con la consapevolezza di potercela fare. Mi sono privato di tantissime cose , ma lo facevo per un sogno e per l'amore di questo sport che non sempre viene ricambiato. Posso dire che oggi su quel ring sono sceso con l'amaro in bocca ma con la testa alta dopo quattro battaglie, spero che in futuro riuscirò a portare a casa il vero successo che mi merito. Grazie a tutti voi che mi avete sostenuto".

Menzione doverosa anche per gli altri tre atleti delle Fiamme oro che hanno fatto parte della spedizione azzurra in Kazakistan e che hanno comunque dimostrato di essere pugili di livello internazionale.

Il mediomassimo Simone Fiori, che agli ottavi di finale ha perso ai punti con verdetto non unanime, contro il russo Nikita Ivanov, dimostrando di avere i numeri per competere ad alti livelli.

Il peso mosca Vincenzo Picardi, che ha perso ai punti nel match d'esordio contro il tagico Shahriyov Akhmedov.

Infine vogliamo sottolineare la bella prova di Dario Vangeli che è uscito dal mondiale senza perdere. Infatti il pugile cremisi ha dovuto subire la decisione della commissione medica che lo ha fermato a causa di una ferita all'occhio sinistro.

23/10/2013