Bologna: i Nocs mettono fine ad un pomeriggio di follia

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Bologna, un tranquillo pomeriggio di ottobre si è trasformato in un incubo per gli abitanti di una palazzina in via Pizzardi. Dalle due del pomeriggio di ieri Pietro S. si era barricato in casa minacciando di far esplodere il palazzo con il gas. Alla finestra una bandiera italiana del periodo monarchico; fuori dal terrazzo oltre alle minacce sono volati una poltrona una sedia e dei petardi scambiati per colpi di pistola.

Lo sgombero dello stabile è stata una precauzione d'obbligo che si è mantenuta fino all'arrivo da Roma degli uomini del Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza). Inutili i tentativi di negoziazione dei funzionari della questura, di un esponente di Forza Nuova evocato dal folle, un avvocato di 40 anni. Nemmeno i suoi anziani genitori in lacrime sono riusciti a sbloccare la situazione.

La decisione arriva in tarda serata. Le teste di cuoio della polizia decidono che è venuto il momento di intervenire; l'uomo è stanco e probabilmente non sarà in grado di reagire all'assalto degli specialisti della polizia.

L'agitazione si percepisce quando si preparano vigili del fuoco e ambulanze facendo presagire l'imminenza dell'intervento. Poi, l'intervento degli uomini della polizia.

Dopo pochi istanti il pomeriggio di straordinaria follia termina: l'uomo viene portato fuori a forza dai Nocs sedato e trasferito in ospedale.

La tensione si è finalmente sciolta: nessuno si è fatto male, gli abitanti del palazzo fanno rientro in casa, i gruppi di curiosi si disperdono. I Nocs intanto, silenziosi come la notte che li avvolge rientrano nella loro sede.

17/10/2013
Parole chiave:
Nocs - operazione - intervento