Lampedusa: il Dvi per dare un nome ai corpi

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"Stiamo aspettando". Questa è la laconica risposta di Michelangelo uno degli uomini del Dvi - Disaster victim's identification, il team di polizia super specializzato nel dare un'identità ai corpi vittime del naufragio di Lampedusa.

L'attesa è riferita alle condizioni meteorologiche che al momento non permettono ai sub di scendere in acqua per recuperare i corpi. "Abbiamo finito i rilievi sui cadaveri e sugli effetti personali che abbiamo chiuso dentro le buste - continua Michelangelo - e adesso stiamo inserendo tutti gli elementi nella banca dati". I 111 cadaveri controllati vengono messi nelle bare, poi queste vengono saldate e messe nell'hangar in attesa di destinazione.

bare nell'hangar di lampedusa

Michelangelo è uno dei 30 poliziotti, arrivati da tutta Italia, impegnati giorno e notte per fotografare i volti, censire gli oggetti personali, estrarre il Dna. Fare in modo che il cadavere abbia un nome e non un numero identificativo: questo è il loro scopo.

Il Dvi nasce nel 2005, con decreto del capo della Polizia, dall'esigenza di identificare le vittime di un disastro, aereo, di terra o di mare. Da qui il suo nome.

i resti del barcone di lampedusa

Questi poliziotti, come tutti gli uomini e le donne impegnati in questo momento, vivono emozioni contrastanti.

La tensione per un lavoro emotivamente logorante: fotografare donne e bambini morti di disperazione e di indifferenza da parte del lato più fortunato del mondo. Ma c'è anche il dolore delle tante vite finite in modo improvviso; l'incredulità di come di fronte a tali tragedie non si possa fare nulla se non scattare foto di migranti che rimarranno senza un nome, senza riscatto, senza giustizia.

i deegni dei bambini a lampedusa

I colleghi della Squadra mobile di Agrigento e quelli del Servizio centrale operativo stanno intanto cercando di individuare gli scafisti, i mercanti di uomini che sono i primi, ma non gli unici, responsabili della tragedia. E Michelangelo e i suoi colleghi intanto aspettano. E nell'attesa, forse per esorcizzare il lutto ed il dolore di tutta un'isola Michelangelo ci dice "Su un muro del Centro ci sono dei disegni di bambini alcuni sono veramente carini; oggi vorrei fotografare solo quelli".

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05/10/2013
(modificato il 06/05/2014)
Parole chiave:
lampedusa - naufragio - strage - migranti