Bolzano: sgominata banda di trafficanti colombiani

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Una bilancia con dosi di drogaErano quasi tutti colombiani gli appartenenti alla banda di trafficanti che importava la cocaina direttamente dal Sud America. L'attività illecita dell'organizzazione criminale è stata interrotta dagli uomini della Squadra mobile di Bolzano al termine dell'operazione "El Niño".

Dopo sette mesi di indagini gli investigatori hanno chiuso il cerchio sui trafficanti di droga arrestando, con la collaborazione del Reparto operativo dei Carabinieri, 11 persone, tutte colombiane.

Sale così a 20 il totale dei criminali finiti in carcere nel corso dell'operazione con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Altri 18 soggetti sono stati denunciati in stato di libertà perché coinvolti nell'attività dell'organizzazione, mentre in totale sono circa tre i chili di cocaina sequestrati.

L'indagine della Mobile ha preso il via dopo le numerose segnalazioni da parte dei consumatori di droga locali, secondo i quali sulla piazza di Bolzano stava prendendo sempre più importanza un nuovo gruppo di spacciatori colombiani.

Seguendo la pista sudamericana, gli agenti hanno individuato una struttura criminale promossa e organizzata da due colombiani, padre e figlio, che si avvalevano di tre connazionali e un dominicano per lo spaccio al minuto.

La droga arrivava dalla Colombia, anche se i trafficanti preferivano farla partire da altri paesi sudamericani come Venezuela, Ecuador e Repubblica Dominicana, facendogli poi fare scalo in Spagna. In questo modo riuscivano a importare senza problemi rilevanti quantità di cocaina, mediante corrieri che, utilizzando particolari stratagemmi, riuscivano a superare i controlli aeroportuali.

Inizialmente la droga veniva pressata nei rivestimenti delle scatole di articoli da regalo oppure resa liquida e introdotta in flaconcini di prodotti per l'igiene intima o per la casa.

Dopo l'arresto di alcuni corrieri, il gruppo ha cambiato metodo iniziando a farsi spedire la merce mediante pacchi postali, anche questi puntualmente sequestrati.

A quel punto per rifornirsi sono stati costretti a rivolgersi a un trafficante dominicano residente a Trento, che importava droga dalla Spagna e la smerciava con l'aiuto della moglie e di un italiano, ma anche questi sono finiti nella rete della Squadra mobile e sono stati arrestati.

Grazie all'imponente sistema di intercettazioni e ai capillari controlli sul territorio, gli investigatori hanno individuato la base logistica dell'organizzazione. Era un appartamento in via Trento dove abitavano i due leader e nel quale la droga veniva tagliata e confezionata per essere poi distribuita ai vari pusher che la vendevano al prezzo di 80 euro al grammo.

09/09/2013