Alcol e minori: è l'ora della "tolleranza zero"

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Un barman prepara cocktailQuella dell'aperitivo è ormai per molti una consuetudine e dopo una giornata di lavoro ci si incontra con gli amici per mangiare e bere qualcosa, senza fare troppo tardi.

Purtroppo, questa consuetudine ha preso piede anche tra i più giovani, che al calar della sera prendono d'assalto bar, chioschi e locali notturni a caccia di cocktail e "shottini" a forte gradazione alcolica.

Il problema è che molti non si limitano a "bere qualcosa" ma cercano lo sballo alcolico, che a volte li porta direttamente al coma etilico e in ogni caso provoca in loro danni psico-fisici, nonché problemi di ordine pubblico nelle strade, con schiamazzi, atti di vandalismo, litigi e risse tra ragazzini fuori di sé.

Nel 2013 la Polizia di Stato, insieme alle altre forze dell'ordine, ha incrementato i controlli per verificare il rispetto della normativa che regola la vendita di bevande alcoliche ai minorenni, e questa attività è documentata da tutti i media, locali e nazionali.

È di questi giorni la notizia che la polizia di Ventimiglia ha dichiarato "tolleranza zero" alla vendita di alcol ai minori, anche per fronteggiare il problema dei ragazzini francesi che passano il confine con lo scopo di effettuare gli acquisti in Italia, dove i controlli, fino a poco tempo fa, erano meno rigorosi. Infatti la precedente normativa prevedeva il divieto di somministrazione ai minori di 16 anni ma non quello di vendita.

A ciò si è posto rimedio nel novembre 2012 con la conversione in legge di un decreto che, tra le altre cose, ha modificato la regolamentazione della vendita di alcolici ai minori.

Alla luce di queste modifiche, la legge vieta la somministrazione (cioè la vendita per il consumo sul posto) di bevande alcoliche, sanzionandola ai sensi dell'articolo 689 del codice penale se eseguita nei confronti di minori di 16 anni, e ai sensi dell'articolo 14-ter della legge 30 marzo 2001 nr. 125, se eseguita nei confronti di minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni. Quest'ultima disposizione si applica anche alla vendita di alcolici per asporto ai minori di qualunque età.

È stato sancito anche l'obbligo di richiesta di un documento di identità da parte del venditore, a meno che l'età del giovane non sia manifesta.

Le multe variano in base all'età del minore: se ha meno di 16 anni la violazione è penale, e si può arrivare fino alla sospensione della licenza per l'esercizio commerciale; se invece il minore ha tra i 16 e i 18 anni, la sanzione sarà amministrativa. Qualora l'infrazione si verificasse più di una volta, scatterebbe la sospensione dell'attività per tre mesi.

In virtù di questo, i controlli delle forze dell'ordine sono stati mirati soprattutto a verificare se i gestori chiedono la carta d'identità prima di vendere gli alcolici ai ragazzi.

I controlli degli agenti della questura di Imperia si sono quindi concentrati su negozi e supermercati, oltre che nei locali della movida nei quali i giovani possono consumare bevande alcoliche, spesso oltrepassando i limiti consentiti.

Dall'inizio dell'anno sono stati oltre 500 i controlli effettuati nei locali della zona, con 16 provvedimenti di chiusura emessi.

Per coinvolgere tutta la comunità, il prefetto Fiamma Spena ha siglato un protocollo d'intesa per la promozione della responsabilità sociale finalizzata alla prevenzione dell'abuso di alcool da parte dei giovani nei luoghi di divertimento.

Sul documento c'è la firma di cinque sindaci della provincia (Imperia, Sanremo, Ventimiglia, Bordighera, Diano Marina), la Camera di commercio, l'Ufficio scolastico provinciale, Asl n.1 imperiese, le associazioni di categoria Silb Confcommercio, Fipe Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna.

I poliziotti della questura, insieme alle altre forze di polizia, danno ogni giorno il loro contributo a questa battaglia, effettuando servizi di ordine pubblico diretti al controllo dei locali notturni, oltre a quelli soliti svolti dalla polizia stradale.

Nell'ambito del protocollo sono previste numerose iniziative didattiche da svolgersi nelle scuole secondarie e che coinvolgono anche i poliziotti insieme alle altre forze dell'ordine. L'obiettivo e quello di informare i ragazzi in maniera corretta sulle normative in materia, sui rischi per la salute derivanti dal consumo di alcol e sulle procedure di intervento in caso di alterazione alcoolica.

03/09/2013
(modificato il 05/09/2013)
Parole chiave:
minorenni - alcol