Preso narcotrafficante ricercato, deve scontare 15 anni di carcere

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Un arresto eseguito dagli agenti della Squadra mobileGli investigatori della Squadra mobile di Roma hanno posto fine alla latitanza del "Principe", ricercato dal 2011 per una condanna a quindici anni, un mese e 27 giorni di carcere, per traffico internazionale di stupefacenti.

Massimiliano Aversani, romano di 52 anni, è stato arrestato nella Capitale mentre usciva da un garage in via Mauriac, nel quartiere Torrino.

Agli agenti che lo hanno fermato ha inizialmente dato delle false generalità, presentando un documento falso. Poi, incalzato dagli uomini della Mobile, ha confermato la sua identità, riconoscendo l'abilità dei poliziotti.

Nel suo rifugio gli agenti hanno trovato molti documenti di identità in bianco, segno della volontà di continuare a nascondersi a tempo indeterminato.

Pavesani è accusato di gestire l'enorme quantitativo di stupefacenti, cocaina dal Sud America e hashish dall'Africa, per conto della cosca che faceva capo a Candeloro Parrello, dell'omonimo clan di Palmi e figlio del boss Gaetano, che aveva diretto per anni la criminalità nella Piana di Gioia Tauro.

Il narcotrafficante faceva da collegamento tra le cosche calabresi più importanti e la malavita romana di primo livello, legata ai superstiti della banda della Magliana, in particolare a Enrico Nicoletti, l'ex cassiere dell'organizzazione criminale romana.

04/07/2013
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