Cocaina e hashish nella marsica, in manette 27 spacciatori
Gli uomini della Squadra mobile di L'Aquila hanno arrestato 27 persone di origine marocchina e italiana, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nei confronti di uno dei fermati, un italiano, ci sono ulteriori accuse di violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione.
Contestualmente agli arresti per droga, gli agenti della mobile hanno effettuato numerosi controlli mirati al contrasto dell'immigrazione clandestina, fenomeno particolarmente sentito nella zona della Marsica.
L'indagine è stata denominata "Kaerkouba", che in marocchino significa "regalino", termine usato anche per indicare le singole dosi. Il suo inizio risale al febbraio 2011 ed è stata coordinata dal Servizio centrale operativo. Vi hanno preso parte circa 170 agenti, appartenenti alle Squadre mobili di tutto l'Abruzzo, Ascoli Piceno, Grosseto e Roma, ai Reparti prevenzione crimine e alcune unità cinofile.
Gli investigatori hanno scoperto che nel territorio marsicano, in particolare ad Avezzano, Luco dei Marsi, Celano, Trasacco e San Benedetto dei Marsi, erano presenti numerosi cittadini marocchini che si erano specializzati nello spaccio di cocaina e hashish, aiutati da alcuni italiani.
Gli spacciatori erano organizzati in maniera tale da scambiarsi con molta frequenza solo piccole quantità di droga, con lo scopo di eludere i controlli e destare meno sospetti.
L'organizzazione aveva molti clienti, prevalentemente giovani che trovavano sempre merce di buona qualità. Molto rilevante il numero di dosi spacciate, stimate in circa 4mila al mese. In totale circa due chili e mezzo di sostenze stupefacent,i per un giro d'affari di oltre 70mila euro.
Uno degli arrestati è indagato anche per sfruttamento della prostituzione di alcune ragazze, assuntrici di cocaina, che spesso concedevano prestazioni sessuali in cambio di droga, in quanto molti loro clienti erano pusher.